Oltre 150 immagini per scoprire il percorso creativo e i temi che animano la ricerca del grande fotografo.
Ha viaggiato in tutto il mondo con la sua macchina fotografica raccontando uomini, guerre, emergenze umanitarie ma anche storie di grande poesia e una natura portentosa e pulsante. Dopo un lavoro di due anni sull’archivio di Paolo Pellegrin, la mostra restituisce i temi che animano il percorso del fotografo che nei decenni ha intrecciato la visione del reporter con l’intensità visiva dell’artista.
Vincitore di dieci edizioni del World Press Photo Award e membro dell’agenzia Magnum dal 2005, l’opera di Pellegrin è approfondita in mostra attraverso due grandi sezioni: la prima dedicata all’essere umano, la seconda focalizzata sulla sua visione della natura, mostrandone le vicende intense e sofferenti, in un percorso, immersivo e coinvolgente, tra il buio e la luce.
Contestualmente è presentata in anteprima la prima parte del progetto fotografico realizzato da Pellegrin lo scorso gennaio a L’Aquila, nell’ambito della committenza fotografica affidata dal museo. Nella Galleria 1 al piano terra è esposto un polittico composto da 140 piccole immagini in bianco e nero, che ritraggono scorci e dettagli di una città ancora ferita, interpretando il senso di perdita che segue il dramma del terremoto.