Mettersi sempre in gioco e sempre con estrema passionalità è la cifra esistenziale dell’affascinante, intelligente e originale Goliarda Sapienza (1924-1996), arrivata addirittura a farsi arrestare per furto di gioielli e “rinata” in prigione (esperienza narrata in L’università di Rebibbia), che Paola Pace, affascinante, intelligente e originale, propone in un intreccio gioioso, doloroso e sorprendente di parole e musica sul tracciato di alcuni dei romanzi più noti romanzi della scrittrice catanese, romana di adozione: Il filo di mezzogiorno, L’arte della gioia, Ancestrale ed Elogio del bar.
Lo spettacolo apre l’autunno in scena della Fondazione Roma Tre Teatro Palladium che il rettore Luca Pietromarchi presenta: “Attraverso la nuova stagione artistica del Palladium, l’Università Roma Tre rafforza il proprio impegno per la promozione di un’idea di teatro fondata sulla formazione dei giovani, sul rapporto fra tradizione e ricerca, sul coinvolgimento della comunità accademica, della città e del territorio. Per gli studenti, ma anche per tutto il suo pubblico, il Palladium vuole essere sempre più luogo di creatività artistica, di formazione culturale e di crescita intellettuale".
Paola Pace, attrice, autrice e regista palermitana, direttrice artistica di Sciaranuova Festival, è Goliarda Sapienza in teatro. È stata lei la prima a portare Goliarda alla ribalta, anche in Francia, da quando, dopo la morte della scrittrice, il suo romanzo più importante, L’arte della gioia, divenne un caso letterario europeo, ricco di personaggi e situazioni di enorme impatto, e davvero sconvolgente per audacia e spregiudicatezza.
In questo nuovo lavoro, breve e potente, Paola Pace, autrice della drammaturgia con Francesca Joppolo, ci presenta alcune delle figure chiave nella vita della scrittrice siciliana: Maria Giudice, la madre sindacalista e rivoluzionaria, in prigione fra una gravidanza e l’altra; il padre, l’avvocato Sapienza, detto l’avvocato dei poveri; i numerosi fratelli e sorelle; Modesta, la carusa monella e libera; Carmine, l’uomo che tutte le donne vorrebbero incontrare; la principessa Gaia; Tuzzu, il contadino tenero; Nina l’anarchica; Roberta la brigatista.
Preziosa la consulenza artistica di Angelo Pellegrino, grecista e fine intellettuale, che è stato il marito di Goliarda Sapienza, attrice oltre che romanziera, poetessa e cultrice della vita quotidiana soprattutto in cucina, ed è il curatore della sua opera, interamente pubblicata da Einaudi.
Sul palcoscenico con la protagonista, distesa su un letto per la maggior parte dello spettacolo, letto sul quale avvengono incontri con stessa, il passato e lo psicanalista, c’è Giovanni Rizzuti, anche assistente alla regia, e Marcello Savona, musicista e da tempo immemorabile complice di Paola Pace in molte avventure teatrali. Goliarda Music-Hall ha debuttato all’inizio del 2018 al Teatro Biondo di Palermo, con tre recite tutte esaurite. E adesso il sipario si riapre a Roma su Goliarda e il suo alter ego Paola.