Nella Sala nera – la sala del monito si conclude la descrizione della guerra di posizione protrattasi per 29 mesi lungo l’Isonzo. L’assurdità degli eventi di cui furono teatro per interi 28 mesi le montagne dopo la conquista del M. Nero, è espressa dai ritratti degli alpini immersi in preghiera prima di andare in battaglia, dalla porta d’ingresso di una prigione militare italiana, dall’affusto di un cannone abbandonato su una rovina di sassi e rottami di ferro e dalle fotografie disposte nella parte superiore a rappresentare gli orrori della guerra.
Fallirono tutti i successivi attacchi italiani contro le munite posizioni austro-ungariche. Solo dopo la comunicazione delle gravi perdite subite al fronte fu possibile la ritirata sulle posizioni di partenza.
Nell’edificio in cui si trova attualmente il museo, ebbe sede il tribunale militare italiano.