La sala delle retrovie descrive anche come la zona delle retrovie del fronte isontino sia diventata un vero e proprio formicaio di centinaia di migliaia di soldati ed operai dislocati lungo la linea compresa tra il Rombon ed il golfo di Trieste.
Il congegno militare di ambedue gli eserciti andava chiedendo con un continuo crescendo posizioni blindate, strade, acquedotti, funicolari, ospedali, cimiteri officine, case di tolleranza, ecc.
Retrovie – parola magica. Riposo, dormite, acqua, cibo, fine della paura, divertimento…..tutto in attesa di ritornare nelle trincee.