La mostra documentaria “I confini dell’Impero Romano - Il Limes danubiano - Da Traiano a Marco Aurelio” nasce dal riconoscimento del valore culturale del Limes, l’antica linea di confine dell’Impero Romano.
Il Limes iniziato nel 1987 con l’inserimento del Vallo di Adriano nell’elenco dei siti del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e definito nel 2005 nella piattaforma comune “I Confini dell’Impero Romano”, nella quale dal 2018 sono compresi i siti della parte occidentale del Limes danubiano, corrisponde oggi ai territori della Slovacchia, Germania, Austria ed Ungheria.
La particolarità di quest’area, occupata da fortezze, accampamenti militari, villaggi, santuari, aree sepolcrali, porti e strade, risulta evidente nelle varie soluzioni costruttive applicate dai Romani adattandosi alle diverse condizioni politiche e topografiche, e dal loro duplice carattere di luoghi per il controllo militare del territorio e dei commerci e dei trasporti sul Danubio e, insieme, di incontro e di scambio con le popolazioni non romanizzate. Il Limes, dunque, era “confine” ma anche “ponte” tra le culture. È questo spirito, quanto mai attuale, che vuole essere comunicato dalla mostra ospitata nei Mercati di Traiano, in significativa connessione con l’evento espositivo “Traiano. Costruire l’Impero creare l’Europa”, racconto della storia e della costruzione dell’Impero Romano e della futura Europa.
Attraverso un’accurata comunicazione scritta e grafica e un interessante prodotto video, la mostra promuove e diffonde la conoscenza delle realtà e della complessità del limes oggi appartenente alla Slovacchia, presentando per la prima volta in Italia i risultati dei più recenti scavi archeologici nei campi militari di Rusovce - Gerulata e Iža Leányvár (Kelemantia), siti archeologici di Devin, Dubravka, Stupava e, uniche nel loro genere, le costruzioni di I secolo a.C. messe in luce negli anni 2008-2014 presso il Castello di Bratislava.