“Il punto esiste nel minimo assoluto”, scrisse parlando delle stelle il biofisico e studioso della percezione visiva Ruggero Pierantoni. La personale di Barbara Nejrotti, a cura di E. Tedeschi presso la Galleria Punto Sull’Arte – Vernissage Sabato 12 Maggio è dunque una questione di punti. L’artista torinese cuce, con la precisione di un ago, i suoi soggetti. Un punto infinitamente piccolo che accanto ad un altro, e un altro ancora, compone soggetti che portano alla radice dell’Io e del sentire umano. Una tecnica innovativa sorprendente, con la quale Nejrotti ritrae piccoli uomini in un nuoto affannoso tra le onde, orme sprofondate nella tela su cui sono depositati vortici e radici stilizzate.
Opere spesso monocromatiche in una sintesi rigorista che però supera l’astrattismo. I quadri hanno, grazie alla tecnica e al gioco di spessori ottenuti con stoffe e cavi, una fisicità simile a quella di bassorilievi, le cui luci e ombre attraggono l’osservatore, quasi fosse risucchiato negli incavi e nelle linee concentriche. Nejrotti ha sviluppato un’espressività di eleganza unica e contemporanea con un processo di nobilitazione della tecnica simbolicamente speculare al processo industriale tessile, di produzione artistica che parte dalla pratica millenaria del cucito, accrescendone il valore materico e intrinseco. Le opere ricalcano i vuoti e i pieni dell’esistenza, la difficoltà del vivere, la ricerca di equilibri e definizione dei contorni del proprio essere nella vita. Un approccio creativo di matrice concettuale che tende alla chiarezza delle linee e dei soggetti per aprire all’altro: l’artista ricerca il noi, la complicità, l’incontro con l’osservatore.
«È un progetto artistico che porto avanti da cinque anni con il desiderio profondo di dar forma al sentire dell’essere umano - afferma Nejrotti - La tela è come la propria pelle cui ci si aggrappa con forza, talvolta con la lievità di un ricamo, altre volte con lo struggente dolore di una sutura».
Saranno esposti alla Galleria Punto Sull’Arte di Sofia Macchi a Varese, fino all’1 Giugno, i lavori più recenti e rappresentativi dell’artista: “Nelle onde”, “In bilico”, “Orme”, “Puzzle”, “Essere Umano” e “Radici”.
Barbara Nejrotti: Nasce a Torino nel 1971. Trova la sua dimensione espressiva fondendo insieme diverse tecniche dal cucito alla lavorazione del legno, dalla pittura al taglio. Il suo impegno artistico inizia nel 2014 con il progetto “Tra l’Io e il Noi verso l’Arte”. Partecipa a numerose personali, collettive e mostre museali. Tra le esposizioni recenti si segnalano le mostre presso il Museo della Scrittura e presso la Galleria A. Muse entrambe a Torino nel 2016; espone presso il Parlamento Europeo a Bruxelles e presso il Polo Museale del ‘900 a Torino nel 2017; nel 2018 realizza una personale presso la Chagall House di Haifa in Israele e partecipa alla Biennale Internazionale d’Arte Sacra delle Credenze e Religioni dell’umanità a Palermo. È tra i finalisti del Meneghetti International Art Prize 2018. Vive e lavora a Torino.