Tutti i paesi del mondo possiedono una propria valuta, un preciso Pil, un corrispondente Debito dai quali si genererà una determinata inflazione. In altre parole, tutti i paesi possiedono un rapporto Rischio-Paese (rapporto Debito/Pil) ben definito che contribuisce ad aumentare o a diminuire l'inflazione del paese. Ma questo cosa significa? Cosa cambia se il Rischio-Paese è alto o è basso? Cosa cambia se l'inflazione è alta o è bassa?
Cambia il quanto frutta comprare i Titoli di Stato di quel paese. Cambia quanto è il costo del denaro in quel paese. Ovvero: più è alto il Rischio-Paese più rendono i suoi Titoli di Stato, ma questo implica anche un’altra cosa... sarà più facile che quel paese fallisca. In altre parole: se il Rischio-Paese è alto, il prezzo che lo Stato deve corrispondere, a colui che compra i propri Titoli di Stato sarà più alto, con un maggiore rischio per l'investitore di non rivedere, né il prestito, né il guadagno sul prestito per un'eventuale default (fallimento) del paese stesso. Infatti, maggiore è il guadagno dell'investitore, maggiore è l'importo che quel paese deve sottrarre al proprio Pil. E questo circolo di cose, cosa tenderà a generare?
Tenderà a diminuire l'inflazione man mano che il Rischio-Paese aumenterà. Ma ogni paese (tranne l'Europa) possiede un'arma per evitare il fallimento ed equilibrare le entrate con le uscite, le spese con i guadagni: gli stimoli monetari. Ovvero delle politiche espansive o restrittive in grado di cambiare il costo del denaro (cioè l'inflazione) modulando in maniera anti-ciclica il tasso d'interessi del paese; per cercare di bilanciare il "quanto" paga dal "quanto" guadagna; per cercare di non affogare nello sconfinato oceano della finanza. Che cosa vuol dire muoversi in maniera anti-ciclica? Misurare l'inflazione del paese e cambiare il tasso d'interessi in base all'inflazione misurata: più aumenta l'inflazione e più dovrà aumentare il tasso d'interessi; più diminuisce l'inflazione e più dovrà diminuire il tasso d'interessi. Ma che cosa migliora o cosa peggiora con il cambio dell'inflazione, quindi? Se aumenta l'inflazione:
• Aumenta il prezzo delle merci;
• Aumenta il Pil del paese;
• Diminuisce il rapporto Debito/Pil;
• Diminuisce il Rischio-Paese.
E quindi in questo caso le cose tenderanno a funzionare meglio e per equilibrare la bilancia dei fatti e degli effetti e subito dopo si dovrà aumentare il tasso d'interessi. Se al contrario, invece, diminuisce l'inflazione:
• Diminuisce il prezzo delle merci;
• Diminuisce il Pil del paese;
• Aumenta il rapporto Debito/Pil;
• Aumenta il Rischio-Paese.
E perciò in questo caso le cose tenderanno a funzionare peggio e per riequilibrare la bilancia dei fatti e degli effetti e subito dopo si dovrà diminuire il tasso d'interessi. Ora, se la BCE stampa l'euro a un tasso d'interessi uguale per ogni paese che fa parte dell’Unione Europea, come farà a tener conto della diversa inflazione generata dal diverso Rischio-Paese del paese stesso? E questo in cosa si tradurrà? Che per alcuni paesi la BCE segnerà l'ora giusta e per altri paesi segnerà quella sbagliata. E come affermare che un orologio rotto, non sia rotto perché segna l'ora giusta per ben due volte al giorno. E questo effetto difettoso, perciò, determinerà due cose:
1- Un vantaggio per i paesi con un Pil alto è un Debito basso (cioè con un Rischio-Paese basso);
2- Uno svantaggio per i paesi con un Pil basso e un Debito alto (cioè con un Rischio-Paese alto).
La soluzione? Un metodo equo per appianare tutti i dislivelli che si generano e si genereranno? Un modo per non avvantaggiare chi ha di più e penalizzare chi ha di meno? Fare in modo che il costo di un euro sia uguale:
• In Germania come in Grecia;
• In Grecia come in Francia;
• In Francia come in Italia;
• In Italia come in Spagna.
In che modo? In due modi diversi:
1- La BCE comprerà Titoli di Stato in base al Rischio-Paese del paese stesso (per aumentarne l'inflazione).
2- La BCE avrà un tasso d'interessi in base al Rischio-Paese di tutta l’Europa (cumulando "tutti" i Debiti e "tutti" i Pil di "tutti" i paesi dell'Europa).
In pratica un’economia sana, può essere definita come un’economia sana, se all'interno del paese nella quale essa si plasma si verificano precisi, fatti ed effetti, cicli e anti-cicli, agli stimoli monetari. Vale a dire, che quel paese riuscirà a cavalcare il suo presente, se la diminuzione del tasso d’interessi da parte della propria Banca Centrale porterà a tutti questi cosa, quanto, come, quando:
• L'inflazione aumenta;
• Il cambio diminuisce;
• Il petrolio costa di più;
• L'energia costa di più;
• La produzione di merci costa di più;
• I prezzi aumentano;
• I consumi aumentano;
• Il Pil aumenta;
• Il rapporto Debito/Pil diminuisce;
• Lo spread diminuisce;
• Gli interessi sul Debito diminuiscono;
• Le tasse diminuiscono;
• I servizi migliorano;
• I prestiti aumentano;
• Gli esercizi commerciali aumentano;
• La disoccupazione diminuisce.
E inoltre, quel paese riuscirà a cavalcare il suo futuro, se l’aumento del tasso d’interessi da parte della propria Banca Centrale porterà a tutti questi cosa, quanto, come, quando:
• L'inflazione diminuisce;
• Il cambio aumenta;
• Il petrolio costa di meno;
• L'energia costa di meno;
• La produzione di merci costa di meno;
• I prezzi diminuiscono;
• I consumi diminuiscono;
• Il Pil diminuisce;
• Il rapporto Debito/Pil aumenta;
• Lo spread aumenta;
• Gli interessi sul Debito aumentano;
• Le tasse aumentano;
• I servizi peggiorano;
• I prestiti diminuiscono;
• Gli esercizi commerciali diminuiscono;
• La disoccupazione aumenta.
A questo punto ci si può chiedere, ma quali sono i tre ''prezzi'' che maggiormente impattano negativamente sull’inflazione della nostra economia? Principalmente tre:
1- Il prezzo del petrolio;
2- Il prezzo del dollaro Usa;
3- Il prezzo della valuta locale.
Questo perché:
1- Per produrre energia serve petrolio;
2- Per comprare petrolio servono dollari;
3- Per rifornirsi di dollari serve valuta locale.
Quindi, allora, cosa succede:
1- Se il prezzo della valuta locale diminuisce?
2- Se il prezzo del dollaro Usa si abbassa?
3- Se il prezzo del petrolio si riduce?
Capita che:
1- Comprare dollari costa di meno;
2- Acquistare petrolio costa di meno;
3- Produrre energia costa di meno;
4- Fabbricare merci costa di meno.
E in definitiva, perciò, si spende di meno per comprare di più, ma (e la cosa paradossale sta proprio qua) questo non solo può non migliorare le cose, ma addirittura peggiorarle. Come?
1- Perché il Pil diminuisce;
2- Perché il rapporto Debito/Pil aumenta;
3- Perché il rischio paese aumenta;
4- Perché lo spread si alza;
5- Perché le tasse crescono;
6- Perché i servizi peggiorano;
7- Perché i prezzi tornano ad aumentare.
Ma abbiamo parlato di cicli e anticiclici, ma cosa sono con esattezza? Beh, possono essere definiti come delle matriosche, come delle scatole cinesi, vale a dire come tre facce dello stesso riflesso. Nello specifico essi si distinguono in ciclo ''macroeconomico'' e in cicli ''microeconomici''. Il primo è costituito dall'insieme dei secondi. L'insieme dei secondi si muove all'interno del primo. Esso è scomposto in tre parti:
1- Trend Primario (che può durare anni);
2- Trend Secondario (che può durare mesi);
3- Trend di Breve (che può durare settimane).
Ogni Trend, inoltre, può avere:
1- Una Tendenza Rialzista (che tende a crescere);
2- Una Tendenza Laterale (che tende a ristagnare);
3- Una Tendenza Ribassista (che tende a decrescere).
Ma perché il cambio del tasso d’interessi è così importante nel migliorare o nel peggiorare le cose? Proviamo a verificarlo simulando una situazione a limite del paradosso: ieri in Europa l'inflazione era zero e quindi 1 euro valeva esattamente 1 euro anche nell'Europa del giorno prima, inoltre, quello stesso euro in un qualsiasi altro paese straniero (ad esempio l'Usa) vale e valeva 1 dollaro. Oggi la BCE, però, per migliorare la salute dell'economia Europea, decide che si dovrà aumentare l'inflazione del paese. Ma come attua questa cosa? Inserisce al suo interno due stimoli monetari, ossia: abbassare il tasso d'interessi; aumentare la massa monetaria. Con quali mezzi riesce ad effettuare l'operazione? Comprando molti Titoli Obbligazionari dell’Europa e, perciò, da questo momento in poi ci sarà un aumento dell'inflazione, ovvero:
• Un indebolimento dell'euro;
• Una svalutazione del credito;
• Un deprezzamento della moneta;
• Una riduzione di valore del denaro.
E questo cosa significherà? Significherà che da oggi si potrà comprare con quell'euro, la metà delle cose che si compravano ieri con un euro. Significherà che con 1 euro di oggi, si potrà comprare la metà della valuta straniera che si comprava ieri. Quindi i tassi di cambio aumenteranno per l'euro, ma diminuiranno per il dollaro. Ossia, l'euro sul dollaro:
• Si svaluta;
• Si deprezza;
• Si inflaziona;
• Si indebolisce;
• Si riduce di valore.
Al contrario, invece, il dollaro sull'euro:
• Si valuta;
• Si rafforza;
• Si apprezza;
• Si deflaziona;
• Si alza di valore.
E questo fatto cosa significherà per la BCE? E cosa significherà per l’Europa? Per la prima che potrà spendere 1/2 euro per coniare 1 euro. Per la seconda che le banche periferiche riusciranno a concedere a privati, una maggior facilità d'accesso alla liquidità, il che si tradurrà in una riduzione della disoccupazione. Ma non solo questo, da adesso in poi molti investitori stranieri saranno attratti dalla prospettiva di investire qui in Europa. Perché? Perché nella loro valuta, un euro di oggi vale il doppio di ieri. Vale a dire: se ieri l’investitore straniero poteva acquistare un mela, oggi ne potrà acquistare due. E questo in cosa si tradurrà? In un’ulteriore riduzione della disoccupazione.