Ci sono tutte le forze contrastanti della terra da cui proviene – l’Islanda – nelle opere di Katrin Fridriks. Come nella sua isola convivono gli opposti, fuoco e ghiaccio, vulcani e geyser, così sulle sue tele si incontrano e si scontrano spontaneità e regola, dinamismo e controllo dando vita a opere cariche di un’energia esplosiva che si riversa sull’osservatore.
Dal 1° dicembre al 31 gennaio 2017 la galleria Dellupi Arte di Milano presenta la prima personale italiana dell’artista islandese, dal titolo “Katrin Fridriks. Forces of Nature”: circa 15 tele realizzate per questa première che condensano l’idea di trovare un giusto equilibrio tra spinte di diverso potenziale, presenti in natura come nell’uomo. La forza distruttiva degli elementi si bilancia con il suo potere conservativo e auto-rigenerante, il delirio di onnipotenza che spesso contraddistingue l’uomo con il suo senso d’inferiorità di fronte alla natura. Ogni opera della Fridriks richiama alla mente l’immensità della natura – panorami cosmici, paesaggi lunari, stratificazioni geologiche, terreni spaccati dalla siccità – ma anche l’infinitamente piccolo, come organismi cellulari e molecole biologiche, con l’obiettivo di stimolare una riflessione sull’impatto devastante dell’uomo sulla Terra.
“Siamo fortunati e completamente consapevoli di essere la quarta risorsa idrica più ricca al mondo, l’Islanda. Dobbiamo aiutare chi ha ne ha bisogno e proteggere la natura” dichiara la Fridriks che con il suo lavoro intende mettere l’accento su spinose questioni sociali e politiche, specialmente legate al tema della difesa dell’ambiente. “Forces sono tutto quello che riguarda la vita: sono filamenti di DNA che volteggiano liberi nello spazio, sono la schiuma delle imponenti onde dell’oceano, sono l’occhio di un ciclone, sono l’energia interiore che smuove le cose” scrive la curatrice Ilaria Porotto nel suo testo in catalogo.
La contrapposizione tra macro e micro è una caratteristica ricorrente nella ricerca dell’artista: nell’opera Noble Awareness & Spirits, acrilico su tela di 150x150 cm, visibile in mostra, la dimensione della totalità si coniuga ad alcuni dettagli percepibili solo a una distanza molto ravvicinata.
La volontà di cercare un punto di incontro tra gli opposti si ritrova anche nel modo di lavorare di Katrin Fridriks che unisce velocità e dinamismo a direzioni prestabilite e gesti controllati: tale energia che nell’atto del dipingere rimane in potenza si sprigiona in maniera dirompente sulla tela generando una vera e propria esplosione emotiva. Vitalità che è ulteriormente accentuata dall’accostamento di colori brillanti e contrastanti, da lei ideati.
Particolarmente significative, in questo senso, sono le opere Mothernature's Awakening e Super Sonic & Divine Wonders I, entrambe esposte negli spazi della galleria Dellupi.