Muovere un cielo pieno di figure vive è un’opera pensata da Giancarlo Cauteruccio per la facciata dell’Ospedale degli Innocenti, caposaldo del Rinascimento italiano, di cui è autore Filippo Brunelleschi.

La piazza Santissima Annunziata, sede dello storico complesso architettonico, primo brefotrofio specializzato d’Europa, è collegata con l’altra architettura simbolo della città, la cattedrale di Santa Maria del Fiore con la famosa cupola sempre di mano brunelleschiana. In questo luogo si vive in un capolavoro di simmetrie in cui arte e architettura traspirano umanesimo e invenzione, creando uno dei luoghi più belli del mondo, incastonato nel cuore pulsante di Firenze. E qui il regista dedica a Brunelleschi un lavoro appositamente progettato di teatro/architettura, dopo Metamorfosi che nel 1986 allestì utilizzando la totalità della stessa piazza, in occasione delle manifestazioni per Firenze Capitale Europea della Cultura.

Muovere un cielo pieno di figure vive è fondato sulla geometria, sulle proporzioni, sulla simmetria, parole chiave e ispirazione di tutta l’opera brunelleschiana, che come tali guidano l’idea registica e drammaturgica. In scena agirà un folto cast di giovani: danzatori, attori, artisti, pattinatrici e straordinariamente il coro delle Voci Bianche del Maggio Musicale Fiorentino diretto dal maestro Sara Matteucci, oltre agli allievi del laboratorio Tearc. Una presenza che allude a Brunelleschi accenderà quella nuova luce attraverso cui egli scardinò le ombre medievali per creare il chiarore del Rinascimento, segnando così l’inizio della performance, in cui Cauteruccio, in un dialogo ideale con Ser Filippo, farà rivivere nello spazio le intuizioni, le ossessioni, la determinazione che lo condussero alla “magica” creazione della bellezza, allo straordinaria sintesi tra Arte e Scienza.

Un mapping digital video di cinquanta metri di base determinerà lo scenario di una architettura dinamica, di un palcoscenico urbano nel quale abiteranno i performer, operai delle geometrie, le pattinatrici, angeli in volo, e i giovani artisti, macchinisti costruttori di quella scenotecnica di cui Brunelleschi fu il primo sperimentatore. Un viaggio di visioni in chiave tecnologica, da sempre cara al regista, per raccontare con un nuovo sguardo uno dei monumenti simbolo di Firenze nel mondo e rendere omaggio al genio fiorentino, architetto, scultore, matematico, orafo e scenografo, iniziatore insieme a Donatello e Masaccio del fulgido Rinascimento. Una performance per sollecitare nello spettatore una rivisitazione critica e percettiva degli spazi.

Questa opera e la fase di ricerca propedeutica e formativa costituiscono la prima parte del progetto speciale Drammaturgia dello spazio, per un teatro dei luoghi. Il progetto si compone di due segmenti che includono laboratorio e produzione, e che prendono vita in due spazi cittadini, piazza SS. Annunziata e Tenax (qui attività in novembre), collegati da un ponte ideale gettato tra centro storico e periferia, e rivolto a giovani artisti, performer e studenti selezionati. Drammaturgia dello spazio, per un teatro dei luoghi è sostenuto da Mibact, inserito nei progetti speciali del 2017, da Regione Toscana, attraverso il progetto regionale Le arti dello spettacolo tra tradizione ed innovazione, dal Comune di Firenze, da Città Metropolitana, in collaborazione con DIDA/dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze e con il contributo di Fondazione Cr Firenze.

Muovere un cielo pieno di figure vive è in collaborazione con Istituto degli Innocenti di Firenze e Fondazione Maggio Musicale Fiorentino. Lo spettacolo è a ingresso libero fino a esaurimento posti. Accesso dalle ore 20.

Per maggiori informazioni: www.compagniakrypton.it