Il più grande sistema schiavistico che la storia abbia mai conosciuto. Un’intera economia basata sullo sfruttamento di una “merce” cara e redditizia quanto deperibile: l’essere umano. La società, l'economia e l’organizzazione dell’antica Roma non avrebbero potuto raggiungere traguardi così avanzati senza lo sfruttamento pianificato delle capacità e della forza lavoro di milioni di individui privi di libertà, diritti e proprietà. Basti pensare che stime recenti hanno calcolato la presenza di 6 fino a 10 milioni di schiavi su una popolazione di 50/60 milioni di individui.
Grazie ad un team di archeologi, scenografi, registi e architetti la mostra restituisce la complessità del mondo degli schiavi nell’antica Roma a partire dall’ultima grande rivolta guidata dallo schiavo e gladiatore trace Spartaco tra il 73 e il 71 a.C. I diversi ambiti della schiavitù ai tempi dell’impero vengono raccontati attraverso 11 sezioni che raccolgono circa 250 reperti archeologici. Le opere sono inserite in un racconto immersivo composto da installazioni audio e video che riportano in vita suoni, voci e ambientazioni del contesto storico.
Chiudono il percorso i contributi forniti dalla Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO, International Labour Organization), Agenzia Specializzata delle Nazioni Unite nei temi del lavoro e della politica sociale, impegnata nell’eliminazione del lavoro forzato e altre forme di schiavitù legate al mondo del lavoro.