La galleria C+N Canepaneri è lieta di presentare The Consequences of Vacua, la mostra personale a Milano di Stefano Cagol.
The Consequences of Vacua, ossia le conseguenze del vuoto: il concetto di vuoto è usato come possibile chiave di lettura della contemporaneità, del nostro rapporto con le ideologie e con la natura quale denominatore comune delle opere esposte.
La mostra è composta da tre videoinstallazioni: Stars & Stripes, New Experiments on Vacua, Elektron (of the mind).
Nella serie "Stars & Stripes" (2002) Cagol ha creato un’interpretazione iconica della bandiera americana, uno dei simboli piu forti della nostra epoca. In un’opera che evoca l’attuale mancanza di certezze e il mutamento dei valori e delle convinzioni, una bandiera americana mossa dal vento è mostrata in un'immagine sdoppiata che dà origine a nuove immagini indipendenti, smette di essere una bandiera e si trasforma in diversi oggetti mutevoli: un caccia, una farfalla, un'aquila, un mostro ... rimandando a significati spesso opposti.
Nella serie "New Experiments on Vacua" (2016) Cagol ha sviluppato una riflessione sulla nostra relazione con la natura e con le sue risorse. Nel video “Lufteleer Raum", parte di questa serie, zolle d’erba fluttuano enigmaticamente nel cielo blu. Forse è una natura alla ricerca di nuovi pianeti da colonizzare ... o una natura che l'uomo sta sempre più buttando all’aria per farsi spazio ... Il suono amplifica il riferimento simbolico agli elementi della natura e rimanda alle onde elettromagnetiche emesse dal sole, qui tradotte in onde sonore.
In “Elektron (of the mind)” (2017), recentemente prodotto, è protagonistra l’ambra; questa resina fossile, chiamata in greco elektron e che identifica l’energia, è un materiale così unico e in qualche modo magico, che nel video viene sospeso oltre il tempo e lo spazio. Cagol torna a riflettere sugli elementi simbolici della natura, sulla loro energia, su metafore del superamento dei confini fisici e mentali.
Stefano Cagol22092017 (Trento, 1969). Ha partecipato a Manifesta 11 e Manifesta 7, alla 55. Biennale di Venezia invitato dal Padiglione Maldive, alla 54. Biennale di Venezia con un evento collaterale personale ed alla 1a Biennale di Singapore. Nel 2017 prende parte alla grande mostra inaugurale della nuova Haus Mödrath - Räume für Kunst. Nel 2014-2015 il suo progetto “The Body of Energy (of the mind)” è stato presentato in una serie di musei e istituzioni europee, tra cui il Maxxi di Roma, Madre di Napoli, Maga di Gallarate, Museion di Bolzano, Kunsthalle di San Gallo, ZKM di Karlsruhe, Museum Folkwang di Essen, Landmark / Bergen Kunsthall. L’artista è stato insignito del premio Visit della Fondazione Innogy (prima RWE) nel 2014 e del Premio Terna per l’Arte contemporanea nel 2009.
Ha partecipato a numerose residenze d’artista e ricevuto borse di studio fra le quali: Ruhr Residence 2016; Cambridge Sustainability Residency 2016; Air Bergen; BAR International a Kirkenes nell’Artico; International Studio and Curatorial Program ISCP a New York; ICP-International Center of Photography in New York.