In occasione delle celebrazioni dei 2200 anni della sua fondazione, Parma ospita alla Galleria San Ludovico, dal 2 giugno al 16 luglio e dal 9 settembre al 22 ottobre 2017, un’esposizione che, attraverso reperti archeologici, provenienti dal Museo archeologico di Parma e dai Musei civici di Reggio Emilia, oggetti, ambienti, allestimenti interattivi e multimediali ripercorre la millenaria cultura alimentare parmense, dalle origini fino all’attualità.
La mostra, dal titolo Archeologia e alimentazione nell’eredità di Parma romana, curata da Filippo Fontana e Francesco Garbasi con la supervisione e la consulenza scientifica di Alessia Morigi è promossa e organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma, in collaborazione con l’Università di Parma, il Complesso monumentale della Pilotta, il gruppo archeologico VEA, e sottolinea quanto le radici della cultura alimentare del territorio siano in continuità con un passato lontano ma straordinariamente vicino e più che mai attuale nelle motivazioni che hanno fatto di Parma una Città Creativa della Gastronomia UNESCO, titolo riservato a sole diciotto città nel mondo.
L’iniziativa fa parte del progetto “2200 anni lungo la Via Emilia”, promosso dai Comuni di Modena, Reggio Emilia e Parma, dalle Soprintendenze Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Bologna e Parma, dal Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per l'Emilia-Romagna e dalla Regione Emilia-Romagna.
Il cibo come filo conduttore dell’esposizione rafforza la consapevolezza del radicamento delle produzioni di qualità, mostrandone il valore culturale e sociale che si traduce in un arricchimento economico e qualitativo della comunità cittadina.
Con Archeologia e alimentazione le vestigia di un passato antico tornano a vivere grazie a linguaggi contemporanei. Il visitatore, infatti, grazie ai metodi forniti dall’archeologia sperimentale e da allestimenti interattivi, è accompagnato all’interno di un percorso in cui, a fianco di manufatti provenienti dagli scavi realizzati in città, incontra alcuni ologrammi che riproducono oggetti archeologici di notevole interesse. A questi si aggiungono ambientazioni sonore, stimoli tattili e sensoriali e un video didattico che analizza le tappe principali che hanno contraddistinto lo sviluppo del territorio tra il II secolo a.C. e il II secolo d.C.
La mostra sviluppa argomenti di grande interesse storico, come l’organizzazione delle colture, ottenuta attraverso il sistema di centuriazione, ovvero il fitto reticolato di canali, strade e solchi che formavano quella grande infrastruttura che ha permesso la bonifica, la suddivisione razionale e la coltivazione della Pianura Padana.
Il percorso espositivo approfondisce, in particolare, le origini della cultura alimentare parmense – produzione di prosciutto e formaggio - rivelando anche le abitudini alimentari tipiche dell’epoca romana, grazie agli scavi archeologici che hanno definito in maniera chiara quanto alla base dell’alimentazione quotidiana, vi fossero i cereali, insieme ai legumi e alla frutta, così come la polenta e i bolliti di cereali.
Il banchetto, inteso come rito sociale dove incontrarsi, parlare e mangiare assieme sarà analizzato anche attraverso la presentazione di oggetti solitamente utilizzati in questa occasione, provenienti da ritrovamenti archeologici in loco e riproduzioni realizzate da Archeologi Sperimentali. Tra questi sono presentate alcune suppellettili realizzate in materiali preziosi come vetro, ceramiche e metalli, che garantivano visibilità sociale e prestigio nella comunità romana.
Il percorso espositivo, arricchito dalla ricostruzione in 3D della forma urbis romana di Parma, a cura dell’Associazione culturale 3D Lab, prosegue anche al di fuori della Galleria San Ludovico con l’itinerario Parma Sotterranea dove si potranno visitare i luoghi più significativi della città antica.
Nel periodo di apertura della mostra, si terranno attività collaterali che consentiranno ai visitatori di scoprire antichi mestieri come quello della tessitura, a cura dell’Associazione Arcadia, o immergersi nell’atmosfera del tempo grazie a letture storiche, a cura di Francesco Gallina, e visite guidate.