Due scultori diversissimi, ma accomunati dalla profonda spiritualità, si affiancano nelle sale della galleria Punto Sull'arte a Varese: il giapponese Nagatani, che si esprime soprattutto attraverso il bronzo, e Annalù, giovane artista di origine veneziana che ha dato un nuovo volto e una nuova voce alle resine. Se il primo sceglie la compatta impenetrabilità del metallo, la seconda predilige la trasparenza dei materiali sintetici; se lui scandisce il suo racconto in un linguaggio essenziale e minimalista, lei alza il suo canto in toni pieni, avvolgenti, talvolta barocchi; se uno gioca con la luce riflessa e il bruno delle ombre, l’altra si lascia trascinare da una tavolozza selvaggia.
Eppure la ricerca di una verità ultima all’interno della natura sottende tutti i lavori di entrambi gli artisti e crea dialoghi segreti tra le sette virtù raccontate dalle Pietre oniriche di Nagatani, appese al soffitto in file eleganti e reinterpretate come forme primordiali di grazia rinascimentale, e i frattali celati dietro i merletti di Annalù; tra il sussurro della materia che brulica sotto la lucida superficie spaccata del bronzo e il vibrare delle farfalle che sciamano nei Dreamcatcher; tra gli impervi speroni di roccia su cui stanno arroccate dimore segrete ma forse penetrabili e quei Fukinagashi (omaggio dell’artista italiana alla cultura orientale) scossi dal vento sulle loro isole fluttuanti come vele durante una tempesta.
Annalù Nasce a San Donà di Piave, Venezia, nel 1976. Nel 1999 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Dal 2001 espone in numerose mostre personali e collettive in Italia e all'estero (Hong Kong, Los Angeles, Naples in Florida, Bologna e San Gimignano). Nel 2001 e 2011 partecipa alla Biennale di Venezia e 2017 a Scope New York. Vince numerosi premi e menzioni tra cui il Premio Arte Laguna 2007 e 2008; Premio Pagine Bianche 2006; Premio Stonefly per l'Arte Contemporanea 2008; Premio Ora 2011; Premio Opera le vie dell'Acqua 2012; Premio Zaha Hadid 2016. Le sue opere sono in esposizione permanente presso il MACS Catania e MIM Museum in Motion Piacenza. Ha esposto in numerosi Musei italiani e stranieri. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all'estero. Vive e lavora a Passarella di San Donà di Piave, Venezia.
Kyoji Nagatani Nasce a Tokyo nel 1950. Si laurea all’Università delle Arti di Tokyo e presso l’Istituto Superiore di Ricerca dell’Università Statale di Belle Arti della capitale giapponese. Nel 1976 consegue il Diploma di specializzazione nella fusione del bronzo. Vince poi una borsa di studio del governo italiano che gli consente, nel 1984, di diplomarsi all’Accademia di Brera a Milano sotto la guida degli scultori Enrico Manfrini e Alik Cavaliere. Fra le sue opere più importanti si ricordano il Monumento per il Teatro Comunale di Hachioji a Tokyo, la Sedia del Vento per il Museo aperto di Utsukushi-ga-hara di Nagano, La Porta del Vento per il Museo aperto di scultura di Hakone, Il Seme per la Scuola Edile di Bergamo (Seriate) e tre monumenti per i Giardini pubblici di Yoshikawa City (Saitama). Nel 2009 vince il Premio delle Arti (settore scultura) del Circolo della Stampa di Milano - Associazione Culturale Indro Montanelli. Vive e lavora tra Milano e Tokyo.