Inaugura sabato 8 aprile alle ore 18.00 alla Palazzina dei Giardini della Galleria Civica di Modena la mostra personale L’immagine in movimento di Gianluigi Toccafondo.
Nelle cinque sale dell’antica serra ducale saranno allestite oltre 1000 opere che ripercorrono in particolare l’attività artistica legata alla produzione di animazioni dell’artista sammarinese, dal 1989 al 2017.
In mostra, diverse serie di disegni, la maggior parte dei quali utilizzati per la realizzazione delle sequenze animate, ma anche cortometraggi (tra cui il celebre Pinocchio del 1999), sigle (concepite per i programmi televisivi della Rai e per importanti manifestazioni quali la Mostra d’arte cinematografica della Biennale di Venezia), pubblicità (tra cui quelle ideate per Levi’s Jeans e Sambuca Molinari) e video-clip.
Sarà presentata inoltre una nuova opera, la sequenza di disegni realizzati per illustrare il racconto inedito di Ugo Cornia dal titolo Favola del gattino che voleva diventare il gatto con gli stivali, che sarà oggetto di un libro d’artista pubblicato in occasione della mostra.
Gianluigi Toccafondo (San Marino, 1965), dopo il diploma all'Istituto d'Arte di Urbino, si stabilisce a Milano nel 2001 e poi a Bologna dove vive e lavora. Dal 1989 realizza cortometraggi di animazione con Mixfilm: La coda (1989), La Pista (1991); con ARTE France: Le Criminel (1993), Pinocchio (1999) Essere morti o essere vivi è la stessa cosa dedicato a Pier Paolo Pasolini (2000), La piccola Russia (2004), Briganti senza leggenda (2012); pubblicità: Woman finding love per Levi's (Los Angeles 1993), Sambuca Molinari (Milano 1995), United arrows (Tokio 1998); sigle per la tv: Tunnel (Rai3 1994), Carosello, Stracult (Rai2 1997-2000); La Biennale di Venezia per la 56ª Mostra d’arte cinematografica (1999); loghi animati: Scott free, Fandango. Tra le mostre personali: Pinocchio (Squadro Bologna 1998, L'Affiche Milano 1995, galerie Perquis Parigi, 1999) Essere morti o essere vivi è la stessa cosa (Infinito LTD Torino, 2001), A partire dalla coda (Chiesa di S. Francesco Udine, CEC 2002), La piccola Russia (Little More Tokio, 2004), Il Calabrone assassino (Il Segno Roma, 2006), Anche una zebra in mezzo agli uomini, Il nuotatore (galleria D406 Modena 2004-2012), Lo cunto de li cunti (Studio Fotokino Marsiglia 2013), Il cinema disegnato (FAR Rimini 2014). Le sue immagini segnano due edizioni del festival di Santarcangelo dei Teatri (2001-2002), accompagnano la stagione di ERT 2004. Dal 1999 al 2011 è l'autore delle copertine Fandango Libri. Nel 2009 l'omaggio ad Antonio Delfini alla Biblioteca di Modena. Tra le pubblicazioni: Jolanda, la figlia del Corsaro Nero di Emilio Salgari (Corraini 2006), La favola del pesce cambiato di Emma Dante (L'arboreto edizioni 2007), Film (Nuages 2007), Antonio Delfini (edizioni D406-Logos 2009), Pinocchio (Logos 2011), Il nuotatore (edizioni Franco Panini 2012). Nel 2004 disegna le scene per Iliade di Alessandro Baricco; è stato l’aiuto regista di Matteo Garrone per il film Gomorra (2008); realizza i titoli animati per il film Robin Hood di Ridley Scott (2010); disegna le animazioni per l'opera lirica La Sonnambula di Bellini, regia di Barberio Corsetti (Teatro Petruzzelli Bari 2013); i manifesti delle stagioni liriche 2014-2017 per il Teatro dell'Opera di Roma; scene, video e costumi per Figaro! Opera camion, regia di Fabio Cherstich; è del 2014 il suo primo videoclip Federation Tunisienne de football per C'mon tigre. Nel 2016 disegna i manifesti Bologna Jazz festival.
Ugo Cornia è laureato in filosofia e insegna lettere alle scuole superiori. Ha pubblicato quattro romanzi con l’editore Sellerio, Sulla felicità a oltranza, Quasi amore, Roma, Le pratiche del disgusto. Tre libri di racconti con Quodlibet, Sulle tristezze e i ragionamenti, Operette ipotetiche, Scritti di impegno incivile. Un romanzino, Autobiografia della mia infanzia, con Topipittori. Un libro di racconti e tre romanzi con Feltrinelli, Le storie di mia zia, Il Professionale, Animali, Buchi. Una guida strampalata di Modena con EDT, Modena è piccolissima in collaborazione con Giuliano Della Casa. Ha collaborato a varie riviste tra cui “Il semplice”, e “L’accalappiacani” edite rispettivamente da Feltrinelli e da Derive e Approdi. Ha collaborato con la Gazzetta di Modena, attualmente collabora con il Foglio.