In occasione del Festival Fotografico Europeo promosso dall’A.F.I, l’associazione culturale Baricentro presenta una mostra curata da Sandra Benvenuti, Ralph Gibson - Close-Up.
L’associazione Baricentro è particolarmente lieta di presentare alcuni dei lavori più famosi di Ralph Gibson. Resa possibile grazie alla preziosa partecipazione della Paci contemporary Gallery, la mostra Close-Up avrà in esposizione fotografie rigorosamente vintage tratte dai cicli “Somnambulist” e “Deja-Vù” degli anni '60-'70, fino ai nudi femminili, immagini erotiche e allusive, in bilico tra realtà e immaginario.
Mistero, estetica, sensualità sono gli elementi che si ritrovano regolarmente nella lunga serie di lavori firmati dal noto fotografo americano. Le opere di Ralph Gibson sono immagini sospese in un tempo teso e cristallizzato che rivelano un'attenzione costante per la composizione, catturano la realtà nella sua evidenza materiale, riuscendo a divenire oggetti perturbanti, enigmatici, capaci di suggerire energie sensuali ed emozioni. Eppure in tutte le fotografie di Gibson c’è sempre un particolare che tradisce, che scompone, che turba e sconcerta lo spettatore. È un particolare che non ci si aspetta ma che, ora che lo si osserva con attenzione, non può che essere lì.
È quel particolare a dare completezza e perfezione all’immagine. E’ Il close-up che non ci si aspetta.
Ralph Gibson si è avvicinato alla fotografia durante i quattro anni di servizio nella marina militare, perfezionandosi poi al San Francisco Art Institute. Ha lavorato come assistente di Dorothea Lange e come operatore cinematografico con Robert Frank a New York, dove si è trasferito definitivamente nel 1969.
Dopo avere collaborato per un breve periodo con l'agenzia Magnum, Gibson ha creato un proprio studio e una casa editrice (Lustrum), fondata proprio per superare i limiti dell’editoria dell’epoca.
Influenzato da Henri Cartier-Bresson e da William Klein, ha pubblicato il suo primo libro fotografico nel 1966 (The strip). Negli anni Settanta appaiono le pubblicazioni The somnambulist (1970) e Déjà-vu (1973), in cui le immagini, in bianco e nero e organizzate in sequenza, alludono a tematiche surrealiste.
Ne L'anonyme (1986) l'attenzione di Gibson si è rivolta al nudo femminile.
Le fotografie di Ralph Gibson sono state esposte in centinaia di mostre, pubblicate in oltre 40 monografie e insignite di prestigiosi premi quali: Leica Medal of Excellence, Eastman Kodak Grant to photography, The Lucie Award, FOTOmentor Lifetime, Grand Medal of the City of Arles, John Simon Guggenheim Memorial Fellowship ecc.
Il lavoro dell'autore è presente in importanti collezioni, tra cui: Museum of Modern Art, New York; the Whitney Museum of American Art (New York, USA); the International Center of Photography, New York; Kemper Museum of Contemporary Art, Kansas; Museum Ludwig, a Colonia; the Stedelijk Museum, Amsterdam, e molti altri...