Galleria Continua ha il piacere di presentare nei suoi spazi espositivi di San Gimignano la prima mostra personale in Italia di José Antonio Suárez Londoño.
Il progetto offre una visione a tutto tondo del lavoro dell’artista colombiano: disegni, quaderni, incisioni compongono un percorso che parte dalle opere degli inizi degli anni ’80 fino ad arrivare a quelle realizzate nell’arco dell’ultimo anno. Suárez Londoño utilizza fin dall’inizio mezzi tradizionali come il disegno ad acquerello, a matita, a inchiostro e l’incisione; negli anni Ottanta realizza i primi timbri di gomma che utilizza tutt’ora nelle stampe arricchendole così di un alfabeto di immagini del tutto personali.
Per l’artista il disegno è un atto quotidiano regolato da una disciplina che richiede rigore, concentrazione, solitudine e silenzio e che riassume in questa frase “Hacer siempre lo mismo y hacerlo siempre distinto” (fare sempre lo stesso e farlo sempre diverso). Il disegno è una pratica che gli permette di conoscere il mondo, di rappresentarlo, di stabilire con questo una relazione.
José Antonio Suárez Londoño predilige il formato intimo dei quaderni di appunti e comunque le sue opere non superano mai la dimensione di un foglio A4. Nel 1997 realizza il suo primo taccuino, lo dedica a un libro di Brian Eno, A Year with Swollen Appendices. Ogni giorno, per un intero anno, Suárez Londoño realizza un disegno e traduce in immagini il diario del musicista e compositore britannico. A questo faranno seguito, anno dopo anno, altri taccuini dedicati ai personaggi più disparati: da Paul Klee, Edgar Degas, Vincent Van Gogh, Rembrandt Van Rijin a Rainer Maria Rilke e Rimbaud, da Patty Smith all’attore e commediografo Shepard, dal filosofo catalano Paniker, fino a W.G. Selbald e a molti autori della Beat Generation. Invitato nel 2013 da Massimiliano Gioni a prendere parte alla 55° Biennale di Venezia, l’artista si presenta per la prima volta al pubblico italiano con una serie di disegni dedicati ai diari di Franz Kafka.
La ricca produzione artistica di José Antonio Suárez Londoño può solo essere classificata basandosi sulla esaustività, la persistenza e l’intimità dei suoi disegni. I libri, gli oggetti, le situazioni quotidiane, le canzoni, le notizie, le frasi popolari, la storia dell’arte e le immagini della stampa sono l’ispirazione che sottende ai suoi lavori, che possono anche essere letti come diari personali dove il linguaggio oscilla tra immagine e testo. José
Antonio Suárez Londoño nasce nel 1955 a Medellín in Colombia, vive e lavora a Medellín. Dopo aver studiato biologia alla Universidad de Antioquia, l’artista entra all’Ecole Supérieure des Arts Visuels di Ginevra nel 1978, dove studia per sei anni. Ha partecipato a importanti mostre internazionali fra cui: The Yearbooks, Drawing Center, New York, USA, 2012 e The Modern Myth: Drawing Mythologies in Modern Times, MoMA, New York, USA, 2010. Le sue opere sono in collezione al Banco de la República, Colombia, al Graphische Sammlung Albertina, Vienna, Austria, al Museum of Modern Art (MoMA), New York, USA e in numerose collezioni private in Brasile, Gran Bretagna, Germania, Stati Uniti e Colombia. A settembre l’artista prenderà parte alla 32° Biennale di San Paolo in Brasile.