La scoperta del primo metallo – un passo rivoluzionario per l’umanità – risale a oltre 10.000 anni fa. Qualcuno trovò, probabilmente per caso, un pezzo di rame puro e constatò che quel materiale sconosciuto, se battuto a caldo, si lasciava modellare. Una qualche volta si riuscì poi a fondere il minerale di rame a 1000 gradi Celsius e a portarlo alla forma desiderata. Il trionfo di quel metallo pesante che è il rame poteva così cominciare! Che si tratti di gioielli, armi o utensili, gli uomini del Vicino Orienteimparano presto a realizzare le cose più utili e belle con il rame. Commercio e attività mineraria prendono slancio e le conoscenze sulle illimitate possibilità del metallo fanno il giro del mondo.
La mostra temporanea Heavy Metal ripercorre la storia del rame. Che conseguenze ebbe la sua scoperta per gli uomini dell’età della pietra e perché questo metallo di un rossastro lucido si nasconde fino a oggi in smartphone, monetine e cavi dell’elettricità? L’uomo più noto dell’età del rame è Ötzi, l’Uomo venuto dal ghiaccio della Val Senales. Dal 1998 è esposto al Museo Archeologico dell’Alto Adige insieme alla sua attrezzatura. Con sé portava una preziosa ascia di rame, che lo distingueva come un’importante personalità.
La mostra temporanea Heavy Metal si allaccia in questo modo all’esposizione permanente dedicata a Ötzi e presenta l’età del rame come un’avvincente epoca di grandi cambiamenti globali. Espone nuovi ritrovamenti archeologici dell’area alpina e significativi originali dalle regioni limitrofe.