The Japanese House documenta i lavori di tre generazioni di progettisti dal dopoguerra a oggi, esplorando uno dei temi centrali dell’architettura giapponese: il disegno della casa unifamiliare. L’esposizione, nata dalla collaborazione tra istituzioni internazionali e che viaggerà dal MAXXI al Barbican di Londra e al MOMAT di Tokyo, presenta oltre ottanta progetti di case. Disegni, modelli e fotografie aiutano i visitatori a comprendere non solo la naturale semplicità con cui gli architetti giapponesi miscelano nel loro lavoro modernità, tradizione e capacità di dialogo con i committenti, ma anche il ruolo virtuoso che il lavoro di questi designer assume nella società e nelle città del loro paese.
L’allestimento, firmato dallo studio giapponese Atelier Bow-Wow, organizza il lavoro di circa sessanta autori in un intreccio di genealogie lungo settant’anni e in un percorso che si articola attraverso quattordici aree tematiche. La mostra muove dalla tensione tra modernità e japaneseness nell’immediato dopoguerra per attraversare poi le utopie metaboliste degli anni sessanta e il minimalismo degli anni Novanta, fino a introdurci all’attuale nuova attenzione per il vernacolare e per i materiali semplici.