La Dorothy Circus Gallery è lieta di presentare “The house you came from”, debutto europeo per l’artista americano Pat Perry, una raccolta di lavori rarissimi realizzati tra il 2012 e il 2016.
Perry, artista del Michigan amatissimo e molto ambito da collezionisti e appassionati d’arte, scrive e crea immagini attraverso un'attenta e cauta osservazione. Spesso descritto come “avventuriere”, Perry risiede a Detroit ma lavora viaggiando, creando sia dipinti che illustrazioni.
Documentando i suoi viaggi attraverso l'arte, Pat Perry attraversa il paese scegliendo se ritrarre una cameriera in un diner o fotografare un campo attraverso una finestra. È un dato di fatto, le terre del Nord, le persone dai mille colori, la musica, e le strade tipiche del Midwest costituiscono gran parte delle fonti di ispirazioni per le sue opere. Attraverso le infinite miglia percorse e le innumerevoli pellicole registrate, Pat Perry è capace di raccontare storie uniche e romantiche dei personaggi tipici del West americano.
Durante questo processo creativo, viaggiando attraverso gli Stati Uniti per esporre il suo lavoro, Pat Perry è sempre pronto ad ascoltare e imparare dal mondo in cui vive. Il suo portfolio è ricco di materiale e comprende dalle illustrazioni editoriali per il New York Times ed Atlantic Records fino alla realizzazione di libri rilegati a mano, come la serie di disegni “Black Holes” ora giunta alla sua seconda ristampa in edizione limitata, pubblicata da Issue Press, case editrice di Grand Rapids, Michigan.
I lavori di Pat Perry sono altamente evocativi e stimolano l’immaginazione degli spettatori, suggerendogli i dettagli delle vite segrete dei soggetti rappresentati, che rimangono comunque misteriosi e affascinanti. La sua ricerca si sofferma sullo stato d’animo scaturito dai paesaggi abbandonati, e dal passaggio della storia e del tempo di cui ogni traccia è così ricca da costituire un racconto a sé. Tramite il suo bisogno di annotare anche la più piccola esperienza, l’artista ha inventato o forse riscoperto un modo di osservare che sembrava ormai perso. Le sue semplici silhouette, inspirate alla più classica tecnica ritrattistica, sono ricche di storie segnate da ricordi onirici che vogliono raccontarci molto circa i protagonisti, da dove vivono e quello che più desiderano.
Il suo lavoro può essere descritto come un mix eclettico e sognante di diverse tecniche, concetti filosofici pensierosi e lavori accuratamente dettagliati e complessi. "Io disegno nei diari perché voglio continuare a fare arte e questo è tutto quello che posso mettere nel mio zaino", dice Perry. I suoi diari sono pieni di schizzi e scritti, disegni in piena regola, veloci analisi delle persone e degli oggetti che incontra mentre è in viaggio. I suoi diari riempiti con un mix di immagini, tutte disegnate con una penna Bic nera, ripercorrono viaggi ultra-realistici non solo dei luoghi che ha visitato, ma anche di quelli facenti parte del suo inconscio. Perry descrive la quotidianità, un ragazzo in sella alla sua moto o una famiglia in attesa di un treno, ma poi li trasforma in storie spettrali talvolta strazianti. Vuole fare dei suoi lavori il racconto che dolcemente ci sussurra gli attimi che abbiamo dimenticato.
Nel parlare del suo lavoro, l’artista dichiara: “Mi piace pensare al mio lavoro come uno strumento di tipo giornalistico, che posso usare come un riflettore. Per me ha senso pensare che, se sei abbastanza fortunato da avere uno di questi riflettori o lenti di ingrandimento, il modo migliore per farne uso sia di puntare la luce su ciò che viene solitamente sorvolato, emarginato, dimenticato, o ignorato.” Lavorando a matita e china, crede fortemente che le immagini abbiano più peso delle sole parole.
Le illustrazioni di Pat Perry non trattano tanto la simmetria, quanto lo scorrere di un flusso visivo. Da ciascuna delle sue creazioni viene sprigionata una forte energia e un’affascinante vitalità che colpisce gli spettatori. Sia che lo schema cromatico si mostri brillante o temperato, Pat Perry riesce sempre a dar vita ad opere in cui non si può fare a meno di immergersi, per scoprire tutte le emozioni nascoste tra i loro strati.