La Dorothy Circus Gallery è orgogliosa di presentare la prima mostra del 2016: la personale dedicata al padre della street art “born-in-USA” Ron English.
Nell’inseguire il suo forte interesse per tutto ciò che è produzione di massa, alimentazione, dispositivi, identità, mitologie e credenze, l’artista americano fa ritorno a Roma, nella suggestiva sede della Dorothy Circus Gallery, per un progetto interamente dedicato al tema dell’alimentazione e della salute, che verrà sviluppato tramite l’esposizione di una straordinaria serie di opere. Questa eccezionale collezione rappresenta un’occasione unica per il pubblico italiano per ammirare le incredibili capacità tecniche sviluppate da Ron English nei suoi dipinti ad olio.
Introducendo la mascotte anti-industriale “Mc Supersized”, rappresentata nella nuovissima serie composta da 13 opere uniche esposte in mostra, Ron English mira ad esporre e discutere il “lato oscuro del fast food”. Queste eccezionali opere, prodotte tramite serigrafia su tela con aggiunta, su ciascun lavoro, di spray e acrilico stesi a mano dall’artista, sono state portate a Roma proprio in occasione del tema della mostra, l’alimentazione e la salute. Nell’esibire questa serie assieme alle altre preziosissime opere d’arte, il “padre e celebre burlone del dollaro-pop” investiga quelle icone multinazionali che possiedono il potere di modellare i gusti e le scelte delle persone in relazione al cibo e, di conseguenza, alla salute.
Queste critiche sono state esposte dall’artista non solo tramite l’utilizzo di manifesti, dipinti, sculture e toys, ma anche attraverso video e film. Uno degli esempi più conosciuti è il film documentario “Supersize Me”, del 2004, nel quale English analizza ironicamente il continuo incremento di casi di obesità nella società americana.
La questione dell’educazione alimentare è infatti ampiamente discussa non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa. Tuttavia, così come la cultura aziendale diventa globale, così si espande il messaggio di opposizione promulgato da Ron English. L’esperienza che abbiamo del cibo, infatti, si affida ampiamente sul produrre un’esperienza artistica pop, nata dall’utilizzo di pubblicità e confezionamenti appariscenti e divertenti per ciascuno dei prodotti in vendita. Ciò significa che avviene uno sfasamento tra la rappresentazione visiva del cibo e ciò che di fatto mangiamo. Come Ron English stesso ammette, “l’arte può essere la sostanza o il rivestimento glassato”; mentre le industrie alimentari sfruttano l’arte per pubblicizzare pietanze nocive, l’obiettivo dell’artista americano è quello di creare un’arte sostanziale, capace di svelare le menzogne promulgate da questa cultura industriale massiva, in modo da stimolare un risveglio educativo nei popoli del mondo.
“Uncle Scam’s Last Breakfast”, una nuovissima opera di Ron English, rappresenta il capolavoro assoluto di “Sugar High”. Questo quadro esemplifica al meglio il punto di vista dell’artista sui temi appena citati: Gesù Cristo è sostituito dall’obeso Zio Sam, ironicamente rinominato “Scam”, che, nel rappresentare gli Stati Uniti d’America, rivela tutte quelle abitudini alimentari negative nate e cresciute in quello stesso paese. Gli apostoli vengono rimpiazzati da ulteriori icone aziendali, sempre legate all’industria alimentare, i quali agiscono come stereotipi fumettistici che, liberati da ogni legame con il proprio contesto, diventano banali elementi simbolici. La figura dell’Uncle Scam si erige come un totem a capo di tutte quelle abitudini sbagliate e malsane che così frequentemente vengono sponsorizzate da quelle stesse multinazionali responsabili del mercato alimentare.
Uncle Scam diventa quindi un mezzo sfruttato dall’artista per esporre le sue critiche grottesche, presenti in ogni opera esposta sulle pareti di velluto rosso della Dorothy Circus Gallery. Questo progetto mira infatti a far luce sul modo in cui l’alimentazione sta acquistando, al giorno d’oggi, sempre più attenzione in relazione agli stili di vita delle persone. L’educazione alimentare può infatti descrivere il benessere delle popolazioni, che non a caso è incrementato ampiamente negli ultimi decenni. Questa prosperità, tuttavia, se portata all’eccesso, può facilmente trasformare questo benessere in abitudini alimentari fortemente sbagliate. Con questa mostra, la Dorothy Circus Gallery affida tali messaggi alle opere di Ron English che, una volta portate agli occhi dei visitatori, svelano molteplici verità sul mondo e sulla vita che viviamo.