Inaugura il 27 gennaio, in occasione della settimana di Arte Fiera e Art City Bologna, la mostra Crossing over, retrospettiva del fotografo bolognese Paolo Gotti ospitata da Corte Isolani.
La mostra riunisce alcuni degli scatti più rappresentativi, ma anche le immagini meno conosciute del fotografo Paolo Gotti. Pannelli fotografici di grandi dimensioni unitamente a una serie di stampe fotografiche di medio formato, la cui esposizione occuperà per intero uno degli spazi di Corte Isolani (n. 2/b) e coinvolgerà anche tutti i suoi esercizi commerciali.
Il titolo della mostra è tratto dalla serie fotografica Crossing over, 13 fotografie realizzate nell’attimo esatto in cui le figure umane attraversano il paesaggio parallelamente al piano fotografico. Da Cuba all’India, da Haiti al Nepal, fino a Colombia, Brasile e Madagascar, il “passaggio” rimanda all’idea di viaggio, dove l’importante è il percorso, non la destinazione. Un viaggio che Paolo Gotti compie ormai da quarant’anni attraverso tutto il pianeta. L’attraversamento è anche il tema ricorrente di Corte Isolani, passaggio coperto che unisce Piazza Santo Stefano detta delle sette Chiese e Strada Maggiore.
Oltre all’esposizione delle immagini fotografiche, sabato 30 gennaio a partire dalle 18.30 e per tutta la durata della Art City White Night, nella piazzetta centrale di Corte Isolani sarà proiettato un video realizzato da Paolo Gotti riguardante le sue serie fotografiche Crossing over e Alle origini della terra, una sorta di “racconto della creazione” che riunisce fotografie di territori ancora incontaminati, così come sono descritti nel libro della Genesi.
Paolo Gotti nasce a Bologna e si laurea in architettura a Firenze, dove frequenta il Centro di studi tecnico cinematografici. Nel 1974 sceglie l’Africa come meta del suo primo grande viaggio. In seguito a questa avventura che lo segna profondamente, si dedica sempre più al reportage, visitando oltre 70 paesi nei cinque continenti. Ancora oggi gira il mondo per immortalare persone, paesaggi e situazioni che archivia accuratamente in un gigantesco atlante visivo che conta oggi oltre 10.000 immagini, da cui nascono i calendari tematici che realizza da circa vent’anni