Il meglio del territorio andaluso è racchiuso nel Parco Naturale di Cabo de Gata-Níjar, uno dei pochi lembi di costa mediterranea spagnola sfuggito alla cementificazione e alla speculazione immobiliare. Per il resto il paesaggio è aspro e selvaggio, arso dal sole. Le precipitazioni sono scarse, i venti forti e il sole potentissimo. Almeria diventò, sotto la dominazione araba, capitale di uno dei più potenti regni minori dell'XI secolo. Fu celebre per le sete ed i commerci con l’Oriente. Oggi questo territorio è molto importante per il mercato ortofrutticolo spagnolo.
Il Parco Naturale di Cabo de Gata-Níjar dista una manciata di chilometri dall'Alcazaba e lo si raggiunge, oltrepassato il centro balneare di Retamar, seguendo la Provinciale 202, la Strada della Costa. Una delle prime attrazioni turistiche è Torre García, l'unica difesa medievale che restò in piedi quando Almería fu conquistata dal regno di Castiglia nel 1488. Il paesaggio si sviluppa tra dune e canneti. La Playa de San Miguel è un orlo costiero ornato da una steppa mediterranea ricca di fiori spinosi.
Nel borgo di Salinas de Acosta si incontrano le saline. La zona è tappa obbligatoria nella rotta Africa-Europa per numerose specie di uccelli migratori e luogo di soggiorno invernale per molte altre che qui nidificano. Con una certa facilità si possono avvistare l'avocetta, il cavaliere d'Italia e il fratino, tra i nidificatori; il fenicottero e, in anni recenti in inverno, il gabbiano di Audouin. Le dune e le saline lasciano posto a rocce vulcaniche che si sporgono sul mare come promontori rocciosi e in lontananza si scorge il faro di Cabo de Gata, costruito nel 1863 ricavandolo dal patio centrale del castello di San Francisco de Paula, edificato nella prima metà del XVIII secolo per la difesa del regno di Castiglia. Da qui in avanti il percorso può essere fatto soltanto a piedi.
L'ampio sentiero porta ad alcune delle spiagge più belle della costa mediterranea: Playa de Mónsul e di Los Genoveses. Playa de Mònsul è sormontata da una meravigliosa duna rampante e da una gigantesca roccia pietrificata a forma di onda. Playa de los Genoveses è una mezzaluna di scarsa profondità.
Altra spiaggia meravigliosa è Playa de los Muertos, al posto della sabbia c’è la ghiaia chiara. Il verde quasi non esiste, tranne quello scuro dei fichi d'india e degli eucalipti, e quello quasi grigio delle agavi. L'ultima perla è Playa Playazo, una grande luna di sabbia gialla bordata da palme che le danno un forte sapore africano. Il villaggio di Rodalquilar, antico centro minerario fa parte del sentiero che porta a queste meraviglie della natura. Le sue chiese risalgono al periodo in cui la miniera divenne proprietà di una società inglese.
Testo di Irina Ivan