Eclettico, capace di una finitezza di segno dalla precisione chirurgica e di una fantasia onnivora e visionaria, l’artista spagnolo José Molina presenta da Biffi Arte una selezione di lavori appartenenti a collezioni passate e più recenti.
Predatores, mostri dalle fauci animalesche, ibridi spaventosi, colpevoli, sì, ma anche vittime, incisi dal segno inesorabile di Molina che tuttavia non è mai totalmente privo di uno sguardo di pietà. Los Olvidados (I Dimenticati), con la loro sconfitta scritta sui volti orribilmente deformati. E poi ci sono le serigrafie della serie Sentimentos, dove l’amore assume le forme più varie e dove l’abbraccio è passione ma qualche volta anche prigione. AnimaDonna, infine, è il monumentale progetto che l’artista dedica al mondo femminile: un lavoro in bilico tra pittura, disegno, scultura e installazione che vede al centro di tutto la donna, non come oggetto da contemplare, ma piuttosto come forza primitiva ferocemente legata alla terra, all’istinto, al lato più autentico e animale dell’umanità.
Il progetto intero – dal quale per la mostra sono state selezionate alcune opere – si compone di 150 pezzi in totale suddivisi in 18 capitoli che trattano temi che vanno dalla maternità al sesso, alla psiche, alla spiritualità. Disegnatore superlativo quando si tratta di lavorare a matita, se affronta l’olio Molina è capace di regalargli una luminosità e una nitidezza uniche. Ma fondamentali nella fruizione del suo lavoro sono anche le cornici, che fa realizzare appositamente da artigiani o costruisce da sé.
Tra visioni di suggestione neosurrealista e immagini oniriche, figlie di una conoscenza profonda dell’uomo e dei suoi demoni, la mostra ci accompagna – opera dopo opera – alla scoperta dei recessi più profondi dell’uomo. Dei nostri desideri più segreti e delle nostre paure più inconfessabili.
Sabato 7 novembre, alle ore 18.30, è previsto il recital Esser natura: luci ed ombre di Pamela Antonacci, liberamente ispirato alle opere di José Molina. Poesie, racconti e parole fluttuanti per raccontare l’anima della mostra. Protagonisti dello spettacolo saranno gli stessi visitatori, invitati, nei giorni di visita alla mostra, a scrivere su dei post it le proprie suggestioni ed emozioni. Saranno proprio queste ultime ad essere elaborate per essere messe in scena.
Testo a cura di Alessandra Redaelli