La programmazione della stagione 2015 di Galleria Cinica, sezione riservata ai giovani artisti di Palazzo Lucarini Contemporary di Trevi, continua con l’esposizione di Alisia Cruciani dal titolo Rature. Spazio del possibile. Azione numero - 2 , a cura di Michele Gentili, seguito ideale di un precedente intervento d’arte pubblica realizzato a Sacca San Mattia, nella zona di Murano a Venezia nel 2014.
L’installazione che Alisia Cruciani presenta per gli spazi di Galleria Cinica è un dispositivo relazionale volto a stimolare una partecipazione attiva del visitatore della mostra. Rature (ʀatyʀ, parola francese che sta per “cancellatura”) è un intervento appositamente concepito per gli spazi di Palazzo Lucarini che diviene piattaforma di un scambio non funzionale di merci, dove si abbattono l’economicità dell’atto di acquisizione e ogni implicazione sociale data dal dono. Gli oggetti depositati nelle sale dell’installazione sono cose che sono state “cancellate” dalle nostre vite perché non rispondenti più ai nostri parametri di utilità e quindi ritenute superflue ed ingombranti. L’artista ha voluto creare una piattaforma nella quale restituire dignità agli oggetti, così da donare loro una nuova possibilità di utilizzo, un loro potenziale ricircolo. Il visitatore della mostra potrà lasciare nello spazio della galleria oggetti di sua proprietà dei quali vuole disfarsi o scegliere di prendere liberamente quanto contenuto al suo interno. L’artista contempla ogni possibilità o deriva possibile del suo operato, sino anche il suo completo svuotamento. L’installazione che si sviluppa su tutto lo spazio della galleria è concepita come un percorso di attraversamento simbolico di un giardino di feltro – materia mai definitiva perché potenzialmente sempre trasformabile – per arrivare ad una “casetta in giardino”, limbo di oggetti che attendono il loro utilizzo. Appositamente per Rature. Spazio del possibile. Azione numero - 2 il musicista Giovanni Cristino ha realizzato la composizione Un giorno in particolare, traduzione musicale di registrazioni riprese in tre momenti di una giornata precisa: mattina, pomeriggio e sera/notte. Estrapolati i rumori, i suoni e gli accadimenti uditivi del mondo reale, Cristino li ha interpretati musicalmente rispettandone tempi, durate e dinamiche, trasformando un materiale naturale - o comunque accidentale - in un prodotto artificiale e consapevole.
Alisia Cruciani (1989). Artista marchigiana laureata al Corso Magistrale di Teatro e Arti Visive all’Università IUAV di Venezia. Dopo tre anni passati all’Accademia di Belle Arti di Bologna, in cui studia e sperimenta vari linguaggi, decide di dedicarsi principalmente alla pratica dell’installazione ambientale sviluppando un particolare interesse nell’utilizzo non convenzionale e scultoreo di materiali naturali e nello specifico del feltro. Inoltre di grande rilevanza nel suo percorso di crescita è la sua neo-attenzione nei confronti della performance musicale, come nucleo pulsante e costituente delle installazioni stesse.