I “Cupi fantasmi di una vita perduta” di Carlo Vannini sono in mostra, dall’8 maggio al 27 novembre 2015 presso BFMR & Partners Dottori Commercialisti, studio professionale che dal 2010 sostiene “Fotografia Europea”, promuovendo anche esposizioni fotografiche presso la propria sede in Piazza Vallisneri 4 a Reggio Emilia.
Curata da Sandro Parmiggiani, la mostra presenta la nuova produzione del fotografo reggiano, dedicata ai villaggi, alle tonnare e ai complessi industriali abbandonati della Sardegna meridionale. Una cinquantina di fotografie di medie dimensioni, realizzate nel 2014 attraverso l’utilizzo di una tecnica personale. L’autore, infatti, procede alla de-saturazione dell’immagine, intervenendo successivamente solo su alcuni canali per ridare colore e modificare le tinte.
Affermato nel campo dell’immagine pubblicitaria e della riproduzione di opere d’arte, Vannini lavora da alcuni anni anche nell’ambito della fotografia artistica, con progetti legati alle sculture della Cattedrale di Reggio Emilia e alle collezioni dei Musei Civici.
Come scrive il curatore, «Vannini coglie – secondo le antiche leggi della fotografia – l’arresto del tempo: restano, sui muri, le tracce del passaggio dell’uomo, ma la sua presenza fisica si è ormai dissolta. Eppure questi cupi fantasmi di architetture e geometrie, questi ritmici squarci di porte e di finestre, queste luci che accecano e queste ombre impenetrabili, non chiedono l’oblio, non sollecitano l’intervento di una mano pietosa che, cancellandole, ponga fine al degrado e alla solitudine, ma suscitano il desiderio di una conservazione e di un ritorno alla vita, che, nella vegetazione rigogliosa che continua a crescere e s’insinua dentro di loro, si esprime con la forza di ciò che è perenne».
Carlo Vannini é il fotografo di tutti gli oggetti che fanno cultura: opere d´arte, reperti archeologici, restauri, strutture architettoniche, scorci urbanistici, ma anche manufatti senza nobiltà, abitati da un forte senso della storia. Nasce a Reggio Emilia nel 1956, dove uno zio pittore e il padre decoratore lo avviano alla confidenza con i materiali artistici. Dopo una breve esperienza amatoriale, matura una forte passione per la riproduzione professionale di opere d´arte, che lo accompagna in coinvolgenti avventure di documentazione del restauro, con la progressiva acquisizione di tecniche fotografiche, quali ultravioletti, infrarossi, luce radente, luce trasmessa e luce a specchio. Dal 1983 realizza illustrazioni per cataloghi e fotografie pubblicitarie still life ed é riconosciuto come uno dei maggiori fotografi d´arte in Italia. Le sue fotografie sono esposte nell’ambito di diverse mostre, come “La scultura nella Cattedrale di Reggio Emilia nelle fotografie di Carlo Vannini” (Oratorio della Chiesa Vescovile di San Filippo, Reggio Emilia, 2009), “Un museo particolare” (Musei Civici, Reggio Emilia, 2009), “Stabat Mater. Il gruppo scultoreo in terracotta di San Giovanni Evangelista in Reggio Emilia” (Museo Diocesano, Reggio Emilia, 2010), “Gli oggetti ci parlano” con Alessandra Matia Calò (Musei Civici, Reggio Emilia, 2012), “Memento” (Atelier Laura Cadelo, Reggio Emilia, 2013) ed “Assenza? Una certa presenza, quasi un’essenza” (Atelier Laura Cadelo, Reggio Emilia, 2014), “Metti il fotografo al Museo 1996-2015. Fotografi reggiani e stranieri a confronto con i Musei civici di Reggio Emilia” (Musei Civici, Reggio Emilia, 2014). Ha realizzato l’apparato fotografico per numerosi libri e pubblicazioni. Tra gli ultimi si segnalano: “Novanta artisti per una bandiera” (corsiero editore, 2013), “La porta filosofica di Claudio Parmiggiani per il Sacro Eremo di Camaldoli” (corsiero editore, 2013), “Tonino Grassi. Le reinvenzioni della scultura: 1913-1999” (corsiero editore, 2013), “Claudio Parmiggiani a San Lupo” (Silvana Editoriale, 2014), “La Cattedrale di Reggio Emilia” (Skira, 2014), “Il cortile del Richini” (Skira, 2014), “Gli Etruschi e gli altri. Reggio Emilia, terra di incontri” (Skira, 2015), “La veglia eterna. Catacombe dei Cappuccini di Palermo” (Logos, 2014). È inoltre in uscita il volume “De profundis. Il cimitero delle Fontanelle di Napoli” (Logos, 2015), Collana Bizzarro Bazar.