“Super Reality” è una realtà dove pensieri, sogni, desideri, sentimenti e ogni sorta di possibilità si incontrano per riconfigurare i nostri temi esistenziali. E’ l’every day con effetti speciali, creati dalle nostre esperienze quotidiane, come nelle opere banner paintings in paillettes cucite a mano: per chi considera l’amore un viaggio da ridefinire (Terror of Love Adventure) o chi lo riporta al livello assoluto (Love Song), chi scrive a Dio come se fosse un gruppo pop-rock (Letter to God) o ancora quando una macchia organica diventa un monumento (Organic Midnight Splash Monument). Ispirato dai ricordi dell’infanzia, dove la nonna italiana trasformava barattoli di pomodori e altri imballaggi in portafiori per gli aromi e le piante, l’artista realizza le sculture packaging-flowerpot in paillettes cucite a mano con slogan che appartengono a momenti privati dei consumatori.
González sottopone l’arte alla fruizione della vita, opere che possono essere utilizzate (Flower pots), attraversate come una tenda o semplicemente appese al muro come wall paintings (Cosa Vuoi e Porco Mondo Ladro). I collage in mylar sono architetture effimere che celebrano ogni momento della nostra vita, creati per meravigliare e pensare attraverso il riflesso del materiale con composizioni minimaliste e scritte provocatorie. Come testimonianza della performance “Portrait Fashion Factory”, nelle sale del Complesso Monumentale Santo Spirito in Sassia, giovedì 14 maggio 2015 dalle ore 18 alle ore 21, a cura di Valentina Ciarallo, il D.G. Clothes Project presenta in galleria le Sculture indossabili realizzate in pezzi unici, mixando abiti, scarpe, materiali, tessuti e stili di vario tipo, conferendo all’oggetto una bellezza non soltanto visuale, bensì mentale. Tutto ci rapporta al nostro senso di libertà, di riprendere la realtà nelle nostre mani e interpretarla a misura di ciascuno di noi.
Daniel González (Buenos Aires, Argentina, 1963) vive e lavora tra Berlino e New York. Il suo lavoro nasce dalla ricerca sul rito della celebrazione e si declina in progetti pubblici, banner-painting in paillettes e pezzi unici indossabili presentati in performance ad alto impatto emotivo per il progetto di arte applicata alla moda D.G. Clothes Project. Daniel González crea mondi deliranti, sexy e pieni di energia: spazi di libertà dove le convenzioni esistenti collassano. Ha esposto in Viafarini (Milano) nel 2007, nel 2008 partecipa a Manifesta 7 con il D.G. Clothes Project; nel 2010 al Witte de Withstraat festival di Rotterdam, con la sua prima opera pop-up, coprendo una chiesa storica con cartone intagliato, come un libro pop-up gigante. Nel 2011 ha partecipato alla Biennale del Museo El Barrio a New York creando Pop-up Museo Disco Club, scultura-installazione che trasformava la facciata del museo sulla 5th Avenue e l’atrio in un block party di sei mesi di durata. Con l’artista Anna Galtarossa ha realizzato progetti pubblici su larga scala, come Chili Moon Town Tour, città dei sogni galleggiante, nel 2007 a Città del Messico, Homeless Rocket with Chandeliers, gru-installazione usata in un cantiere a Lambrate (Milano). L’artista ha esposto alla Zabludowicz Collection di Londra e al Musée d’Art Contemporain de Bordeaux, alla Pinakothek der Moderne di Monaco. Nel 2014, Noah Khoshbin, curatore del Robert Wilson Watermill Center (Long Island, NY, USA) invita l’artista al Luminaria Festival in San Antonio, TX, USA, con la performance Bohemian Texas Street Home Fashion Show. Il 2015 inizia con la performance del D.G. Clothes Project dal titolo Aaaaaaahhh Antologia di un Bugiardo, pensata per Marsèll realizzata nello spazio Marsèlleria Permanent Exhibition di Milano e a seguire Portrait Fashion Factory, progetto creato per Spirito Due, a cura di Valentina Ciarallo, nel Complesso Monumentale Santo Spirito in Sassia, Roma.