Il 1° Maggio 2015 Cagliari e tutta la Sardegna festeggiano la 359^ Festa di Sant'Efisio.
Ogni anno, dal primo al quattro di maggio, la festa di Sant’Efisio riunisce i fedeli, gli abiti tradizionali e i colori di tutta la Sardegna in una processione commovente e grandiosa. Parte dalle stradine di Stampace, nel centro di Cagliari, gremite di folla e trasformate in un tappeto di petali di fiori, per arrivare alla spiaggia di Nora e quindi tornare alla chiesetta da cui è partita. È un lunghissimo pellegrinaggio con migliaia di devoti venuti da ogni parte dell’Isola, che sfilano a piedi, a cavallo o sulle traccas, i carri trainati dai buoi e ornati di fiori e frutta. Non è solo la più grande manifestazione religiosa, della cultura e dell’identità della Sardegna: è soprattutto una Promessa solenne fatta l’11 luglio 1652 dalla città al suo protettore. Da allora è sempre stata onorata, ogni primavera, per più di 350 anni, con profonda devozione e gratitudine sincera.
La storia
Nel 1652 in Sardegna infuriava la peste. Le autorità cittadine chiesero aiuto con un Voto solenne a Sant’Efisio martire. Era un militare romano che, appena prima di essere giustiziato per la sua fede, aveva promesso di proteggere per sempre Cagliari e i suoi cittadini. Con il Voto, la città si impegnava a portare ogni anno la statua del Santo in processione, dal luogo in cui Sant’Efi sio era stato incarcerato, nel quartiere di Stampace, fino alla spiaggia di Nora, a occidente sul golfo, dove aveva subìto il martirio. La peste finì. Da allora Cagliari ogni anno scioglie il suo Voto. Dall’anno della peste il Santo è stato invocato molte volte e, nella salvezza, i cittadini di Cagliari hanno sempre visto il suo intervento. Perché Sant’Efisio e la città sono legati indissolubilmente: dall’amore, dalla venerazione e dalle reciproche promesse, intrecciate e rispettate da secoli.
La processione
Per tutto l’anno ci si prepara alla festa. In ogni paese della Sardegna i devoti dedicano ogni cura agli abiti tradizionali, spesso antichi e preziosi, tramandati per generazioni. Cavalli e cavalieri si esercitano a sfilare in parata, i conducenti preparano i giganteschi e pazienti buoi alla fatica di trainare le traccas, i carri decorati di fiori che precederanno il cocchio dorato del Santo. La mattina del primo di maggio la carrozza esce nella piazzetta, dove lo aspettano, con le corna adorne di pannocchie di fiori, i due buoi scelti per trainarlo. Le strade sono coperte dalla ramadura: un coloratissimo e profumato tappeto di petali ed essenze odorose. Tutta la processione prepara il passaggio di Sant’Efisio: prima di lui sfilano i fedeli in abito tradizionale, le traccas, le confraternite religiose, i miliziani a cavallo con le antiche divise dalla giubba rossa.
Cavalcando in frac e cilindro accompagna il Santo anche l’Alter Nos: colui che è delegato a rappresentare il sindaco e tutta la città. Davanti al Municipio Sant’Efisio si ferma a ricevere l’omaggio della comunità, mentre suonano a festa le campane delle chiese e le sirene delle navi in porto. È forse il momento più suggestivo, quello in cui è tangibile la profonda partecipazione che accompagna questa giornata, ma è solo l’inizio del lungo pellegrinaggio fino alla spiaggia di Nora. Il Santo passa in un cocchio più semplice, quindi fa tappa per la notte e arriva al luogo del suo martirio solo il giorno successivo. Lo aspettano due giorni di celebrazioni, poi il lungo ritorno. Il quattro di maggio il rientro in città nella notte, insieme ai miliziani e ai tantissimi fedeli, è emozionante come un sogno.
Le date
15 Gennaio: È la data del martirio del Santo, celebrata, alla presenza dell’Arcivescovo della diocesi e dei devoti cagliaritani, con una processione che percorre le strade del quartiere storico di Stampace.
1 Maggio: La grande processione si apre alle 10 della mattina con le traccas, seguono i devoti in abito tradizionale, i cavalieri, i Miliziani e la Guardiania. Il cocchio di Sant’Efisio si mette in cammino alle 12 e percorre il centro fino a sfilare davanti al municipio. Il pellegrinaggio prosegue con varie soste fino a Sarroch, dove si trascorre la notte.
2 Maggio: Il cammino riprende fino a Nora, il luogo del martirio.
3 Maggio: Sant’Efisio percorre la strada sino alle rovine della città romana di Nora, quindi riparte per Pula.
4 Maggio: Il corteo riparte alle 8 della mattina per Cagliari, dove giunge alle 22 e 30 circa. Prima di mezzanotte la grande festa è finita. Il voto, ancora una volta, è sciolto.
Per maggiori informazioni: www.cagliariturismo.it