La Dorothy Circus Gallery è pronta ad inaugurare la primavera romana con un 2 personal show di artisti europei, l’italiano Seven Moods, con “Nocturnalia”, e la svizzera Zoe Byland, con “Head in The Clouds”. Entrambi artisti già di scena nell’avanguardia dell’arte figurativa contemporanea internazionale, apprezzati dagli estimatori della tecnica pittorica più raffinata, Byland e Seven Moods hanno recentemente esposto nel group show dedicato al tema dell’acqua “Lacrima Aquarium" tenutosi presso l’ex Acquario Romano, insieme a 33 artisti tra i più celebri della scena pop surrealista.
Questa volta unici protagonisti della Red Hall della Dorothy Circus, Byland e Seven Moods, con i loro linguaggi inevitabilmente distanti, si ritrovano coinvolti in un comune tema notturno che sembra riemergere dalla fotografia dei primi del ‘900 e dal cinema noir di Hitchcock, portando con se il mistero di memorie lontane, la nostalgia di un estetica vintage, e contemporaneamente tutta l’iconografia della filosofia pop del nostro presente, nella simbologia di sintesi del tatuaggio, nell’immaginario hi tec del linguaggio fantascientifico e nel segno prepotente della street art, legandoli insieme in un mix alchemico di codici e cifre appartenenti a un avvenire ancora da disegnare.
Negli 8 nuovi dipinti ad olio di Seven Moods la grazia e la bellezza delle protagoniste metropolitane attraversano con cynical attitude le atmosfere da crime fiction tagliando il buio assoluto con i bianchi merletti di sottane e colletti inamidati. Tutto accade di notte, sotto un cielo acceso da microscopiche stelle e pioggia bianca, la vita, l’amore, la morte, con la velocità con cui svanisce un profumo nel vento e con l’intensità di un fiore che continua a fiorire.
Uno strano giorno filtra intanto attraverso le nuvole e si ferma sulle 8 tele inedite di Zoe Byland, illuminando le pagine in bianco e nero dei diari delle alunne appena uscite da scuola. Sono poco più che bambine o molto più che bambine, conoscono il freddo abbraccio del tempo e misteriose destinazioni, ritagliano papercuts da far volare lontano, e restano in posa su fondali di un oceano elegantemente arredato, per tutto il tempo necessario a sovvertire le nostre aspettative, così da continuare a giocare nella testa dello spettatore lasciandolo a fantasticare in preda ad una moltitudine di suggestioni.
Il surrealismo di Byland si ambienta nell’epoca del “buono e bel costume” in una rilettura tanto romantica e nostalgica quanto lucida e ironica che se con una mano porta alla luce tutto il fascino di un epoca fiabesca, con l’altra lascia sprofondare e spegnere nell’oscurità tutto ciò che non è stato fantasia.
Marco Pisanelli, in arte Seven Moods, nasce nel 1977. Ha frequentato il liceo artistico di Matera e all’età di 18 anni si è trasferito a Roma dove frequenta l’accademia di belle arti. Sin da piccolo mostra interesse verso il disegno e la musica, così inizia a dividere la sua vita tra il disegno dell’arte figurativa e lo studio della batteria, due passioni che viaggiano parallele in continua ricerca, evoluzione e sperimentazione.
Nel suo immaginario, l’artista, trae ispirazione da un mondo onirico fatto di luoghi, odori e colori che vive nella sua anima, stimolato dal variare delle stagioni, della luce e di tutto ciò che lo circonda, ma in una dimensione parallela al reale.
Accade così che le meduse possono volare sotto il sole, su una terra arida e ogni forma di vita può tranquillamente vivere al di fuori del suo habitat naturale.
Seven Moods ama raccontare una storia a se stesso e, quale demiurgo contemporaneo, induce i suoi personaggi a manifestarsi, nell’oscurità e li fa scivolare sulle tele, rendendoci partecipi dei suoi sogni e dei suoi racconti.
Quale rappresentante italiano della corrente Pop Surrealista Seven Moods ha esposto nel 2010 nel project space della Dorothy Circus Gallery durante la personale di Nicoletta Ceccoli, nel 2012 con Aaron Jasinki presso la Dorothy Circus Gallery, nella mostra istituzionale “Pop Surrealism Stay foolish” (2012) tenutasi nel prestigioso museo Casa del Conte Verde di Rivoli-Torino e in “Lacrima Aquarium” (2013) presso L'Acquario Romano Casa dell'Architettura di Roma, inoltre ha esposto in numerosi group shows negli Stati Uniti e le sue opere sono entrate a far parte di prestigiose collezioni italiane e internazionali.
Zoè Byland nasce a Berna, in Svizzera, nel 1975. Dopo gli studi in Arte e Media Design a Zurigo, nel 2002 frequenta il master di “Contextual Painting” presso l’Academy of Fine Arts di Vienna. Completa gli studi nel 2008 con Elke Krystufek e Hans Schreil.
Attraverso il dialogo tra ritratto storico e ritratto contemporaneo, Byland ha, negli anni recenti, sviluppato un modello di composizione figurativa di grande successo nell’ambito della scena artistica austriaca.
Fotografia Vintage, libri illustrati, film noir, ma anche fumetti, street art e immagini storiche sono gli elementi che formano le basi della sua pittorica.
Zoe Byland ha esposto nel 2013 con la Dorothy Circus Gallery per la mostra “Lacrima Aquarium” e nel group show, con Ray Caesar and Meryl Donoghue alla KochXBos Gallery di Masterdam, nel 2012 per Tinu Trifecta alla Cotton Candy Machine a New York curata da Tara Mc Pherson, e ancora a New York con Praxis Art Gallery e Inoperable Gallery.