Tre giorni di incontri, eventi, concerti per “JAM - Jazz A Mira”, dal 12 al 15 marzo 2015. L’undicesima edizione dell’oramai attesa rassegna di jazz sulla Riviera del Brenta è stata confezionata pensando a un tema forte e controcorrente come quello del jazz italiano.
Gli appuntamenti di quest’anno saranno tutti diversi fra loro e comprenderanno anche meeting e dibattiti, sempre tenendo alta l’attenzione nei confronti dell’aspetto – imprescindibile – della ‘musica fatta dal vivo’. Un calendario articolato per un pubblico ampio e variegato, di addetti e di non addetti ai lavori, aperto a chiunque voglia scoprire (o riascoltare!) alcuni tra i migliori talenti della nuova generazione, e non solo, o anche voglia partecipare suonando e, infine, informarsi su alcuni aspetti che riguardano l’organizzazione, la produzione, la tutela del lavoro nell’ambito musicale e molto altro.
A spiegare la scelta tematica è il sassofonista, compositore e direttore artistico di JAM, Nicola Fazzini: «Occuparsi oggi del jazz italiano è un dovere e una necessità, tanto più per una rassegna come la nostra attenta alla contemporaneità e alla società in cui viviamo. Siamo infatti fermamente convinti che le risorse economiche pubbliche e private messe a disposizione per la cultura debbano avere una ricaduta nel tempo e sul territorio, che vada oltre la durata di una manifestazione. Per questo, negli ultimi anni, ci siamo occupati dei talenti emergenti e delle nuove tendenze del jazz nazionale e internazionale, convinti che proporre musica originale e idee innovative sia il nostro miglior contributo alla comunità e alla collettività locale e non solo».
La rassegna comincia dunque giovedì 12 marzo presso l’Ostaria Dai Kankari di Marano di Mira (VE) con Monkankari, un concerto + jam session degli allievi di musica d’insieme della Scuola Thelonious Monk di Mira (ore 21.00). Saliranno sul palco: Fabio Perina al sax, Daniele Panizzolo alla chitarra, Nicolò Masetto al contrabbasso e Jacopo Matteucci alla batteria. La formula è stata sperimentata con successo molte volte dal 2013 a oggi ed è oramai divenuta un appuntamento fisso durante l’anno scolastico della scuola Monk, aperto a professionisti e appassionati.
Sabato 14 marzo, invece, la Biblioteca di Oriago ospiterà il consueto JAM Day con tre appuntamenti.
Il primo è JJU Session. Territorio, rete e cultura: musica che dà lavoro (ore 10.00, ingresso libero); un incontro con istituzioni e organizzatori locali, che si confronteranno e affronteranno tematiche legate alla pianificazione, progettazione e realizzazione di eventi culturali e musicali nella zona della Riviera del Brenta e del Miranese.
Dalle 15.30 JAM Day con MIDJ, un meeting a valenza culturale tra operatori del settore jazzistico, organizzatori, musicisti, editori ma anche pubblico, che riguarderà il futuro del jazz in Italia. Si parte con una presentazione della neonata associazione MIDJ (Musicisti Italiani Di Jazz) a cura della presidente e cantante Ada Montellanico e dell’esperto Giuseppe Mazziotti con un intervento dal titolo Il lavoro creativo in Italia, quali diritti? (dalle ore 16.30), in cui si tratteranno temi legati alla tutela del lavoro nell’ambito dello spettacolo e della musica. Seguirà una tavola rotonda aperta a 360° sui temi del pomeriggio.
Alle 21.00, invece, la Jam di JAM, jam session di sola musica originale con ospiti a sorpresa, aperta al pubblico, alla cittadinanza, ai musicisti del Nordest e a tutti gli strumentisti presenti in sala.
La rassegna chiude domenica 15 marzo con, ancora, tre appuntamenti.
Il primo è un Jazz Bruch presso l’Osteria Ae Porte di Mira Porte (ore 12.00): jazz e cibo per una nuova formula che JAM propone per la prima volta nel suo calendario. Ospiti gli Indù, progetto di Claudio Vignali (piano) e Andrea Grillini (batteria), tra i più giovani e promettenti musicisti italiani di oggi, cui si unisce Achille Succi (sax alto e clarinetto), da anni uno dei più stimati musicisti del nostro panorama jazzistico. Il loro primo disco, Juggernaut (letteralmente “forza inarrestabile”) edito dall’etichetta inglese Slam Records, è tra le migliori proposte discografiche del 2014. La loro è una musica originale, surreale e onirica, che nasce da un’innovativa sintesi di più generi, dalla classica al jazz alla musica d’avanguardia, per un live sorprendente.
Il Teatro Villa dei Leoni di Mira presenta invece nel pomeriggio (dalle 18.00), un doppio concerto trascinante e coinvolgente: a salire sul palco per primo sarà SoupStar, duo di Gianluca Petrella (trombone) e Giovanni Guidi (pianoforte), artisti italiani tra i migliori della nuova generazione dotati di una salutare capacità di mettersi in gioco costantemente. Il loro è un progetto dinamico, ricco di idee e di sfumature, che si muove tra originali e inediti, e in cui vige una perfetta sintonia artistica e umana. Entrambi i musicisti affrontano con ironia e apertura mentale la propensione a esplorare, in lungo e in largo, nuove dimensioni e nuovi linguaggi. Attualmente stanno lavorando a un nuovo disco in uscita per ECM.
Secondo live in programma, quello con l’Emersion Quartet di Dario Carnovale (pianoforte), Francesco Bearzatti (sax tenore), Simone Serafini (contrabbasso) e Luca Colussi (batteria). Guidato dal pianista “percussivamente su di giri” (Olindo Fortino, Sound Contest) e compositore Dario Carnovale, questo quartetto onora Dewey Redman, indimenticato tenorista afroamericano dell’area avant-garde tra anni ’60 e ’80; fondamentale nella formazione è il ruolo affidato a Francesco Bearzatti, tra i migliori sassofonisti europei, musicista straordinario e versatile, in grado di portare nel gruppo la sua grande energia. Il ritmo e la dinamica sono il fulcro di questo progetto, e si sviluppano attraverso brani originali e soprattutto attorno a un’unica suite, in un flusso continuo che diverte, trascina, esplode in momenti di vivace intensità ma anche in altri di più intima empatia.
Per maggiori informazioni:
www.jazzamira.it