Il pop-surrealismo è una corrente artistica di origini americane. La fortissima influenza della lezione pop di Andy Wahrol e Keith Haring, unitamente ad una irresistibile attrazione per i modi e la cultura underground (cinema, moda, musica, tatuaggi), ha portato ad un mix di contaminazioni unico e imprevedibile, noto in America come “Lowbrow Art” ed oggi arrivato anche in Italia col nome di pop-surrealismo. Capostipiti in patria artisti del calibro di Mark Riden, Gary Baseman e Rober Williams.
Questo genere di pittura, inizialmente relegato al ruolo di “minore” diventa negli ultimi 15-20 anni sempre più rilevante, anche grazie all'attenzione riservatagli dal mondo del cinema e della musica (un esempio su tutti: Michael Jackson fu un estimatore del genere e chiese all'artista Mark Ryden di illustrare la copertina del suo album “Dangerous”). In pochi anni, grazie a performance esplosive e inaugurazioni presenziate dal jet set di Hollywood (tra le celebrità che promuovono il movimento Leonardo Di Caprio, Jim Jarmush e lo scrittore Stephen King), questo tipo di arte figurativa è riuscita a crearsi un prorio sistema di galleristi e appassionati ed è oggi diffusa in tutto il mondo.
Visivamente questo tipo di arte ritrae soggetti visionari dove personaggi di fantasia e icone della cultura di massa convivono in perfetto equilibrio, spesso mixati con nuanches horror-gotiche. Promotrice di questo movimento è la rivista californiana Juxtapoz, di cui ricorre quest'anno il ventennale della fondazione.
Attraverso i servizi di Juxtapoz il mondo underground viene finalmente portato alle luci della ribalta, inoltre, lo sviluppo esponenziale dei nuovi social media (facebook, instagram, pinterest) contribuisce in maniera determinante e virale alla diffusione mondiale di questa nuova estetica dal gusto noir neo-gotico, macabro e carnevalesco insieme.
In Italia questo tipo di arte ha una diffusione molto più ampia rispetto alla comune percezione, ma ancora poca visibilità a livello ufficiale.
Non è un caso dunque che uno dei principali esponenti italiani di questa corrente, l'artista Nicola Verlato, viva da oltre dieci anni in America, avendo trascorso 8 anni a New York e gli ultimi due a Los Angeles.
Dall'incontro di Verlato con il fondatore della rivista Juxtapoz, l'artista-editore Robert Williams, è nata l'idea di una mostra che portasse finalmente all'attenzione del pubblico la versione italiana dello spirito pop-surrealista, con tutte le sue peculiari caratteristiche. Grazie anche all'intervento di numerosi altri protagonisti del panorama losangelino, tra cui quella del co-curatore della mostra (sceneggiatore e video-maker) Matteo Sapio, è nato il progetto Juxtapoz Italiano.
Gli artisti selezionati per il progetto sono: Agostino Arrivabene, Fulvio Di Piazza, Marco Mazzoni e Nicola Verlato.
Prima tappa di questo progetto è stata la mostra presso l'Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles (conclusasi a ottobre 2014). Nell'idea dei curatori la mostra continuerà il suo percorso internazionale con le successive tappe: Tokyo e Shanghai, presso i rispettivi Istituti di Cultura Italiani.
La Galleria Giovanni Bonelli di Milano è dunque orgogliosa di presentare nella sua sede milanese la tappa italiana della mostra Juxtapoz Italiano che si svolgerà dal 20 novembre 2014 al 10 gennaio 2015.
Agostino Arrivabene può vantare una tecnica pittorica degna dei grandi maestri quattrocinquecenteschi. I suoi olii su tela hanno reminescenze leonardesche intrise di visioni alla Hieronymus Bosch. Nel 2014 sarà protagonista della sezione dedicata a “Leonardo Contemporaneo” nella mostra sul grande maestro fiorentino che si terrà a Palazzo Reale in occasione dell'Expo di Milano.
Fulvio Di Piazza è riconosciuto come uno degli esponenti di punta della “scuola siciliana” di pittura figurativa contemporanea. Il suo lavoro è stato recentemente esposto in una persoale presso la GAM di Palermo. I suoi personaggi a metà tra l'animale e il vegetale lo rendono un protagonista indiscusso della corrente pop-surrealista.
Altro apprezzatissimo esponente dei questa corrente è Marco Mazzoni che, pur vivendo ancora in Italia, collabora ed espone principalmente con importanti gallerie americane (Jonathan Levine Gallery New York) e del nord Europa. I suoi volti umani, raffigurati con semplici matite colorate su carta, creano visioni oniriche di possibili simbiosi con animali e vegetali.
Nicola Verlato, presente in mostra nella doppia veste di curatore e autore, è un artista eclettico e dalle mille risorse (oltre al diploma di Belle Arti è diplomato al conservatorio e compone pezzi strumentali). Attualmente in mostra presso il prestigioso Long Beach Museum of Art (California), il suo ultimo progetto di mostra, incentrato sulla figura di Pasolini, presentato in Italia presso il museo di Lissone a maggio 2014, sarà prossimamente esposto al MoCA di Los Angeles.