Diversi anni fa, quando ancora il bellissimo palazzo Liberty sul lungo Senna antistante il Pont Neuf ospitava i grandi magazzini più eleganti di Parigi, in ogni angolo della città e a ogni fermata della metro trionfavano enormi cartelli pubblicitari che recitavano “On trouve toute Paris à la Samaritaine”.
Si sarebbe potuto dire lo stesso, lo scorso 25 ottobre, del Museo Picasso. Nell’anniversario della nascita dell’omonimo artista, infatti, le porte del museo, chiuso da cinque anni per restauri, si sono finalmente dischiuse al pubblico e la fila di parigini in attesa di entrare ad ammirare quel delizioso gioiello del Marais che da tanto tempo li aveva lasciati orfani era davvero immensa, tanto da doppiare l’intero isolato. “Tutta Parigi”, dunque, ha voluto trovarsi proprio lì per il primo week end in cui il restaurato e trasformato Hôtel Salé – uno degli hotel privati in cui lo stesso Picasso alloggiò nei suoi anni di permanenza a Parigi, nonché monumento storico fin dal 1968 – ha permesso al pubblico di riammirare quella collezione unica e meravigliosa che ha dimora qui sin dal 1985. Furono, in parte, gli stessi eredi di Picasso a donare alcune delle sue opere alla fondazione museale, per adempiere al pagamento delle tasse di successione, dando così il via alla straordinaria raccolta di opere (attualmente più di 3000) che testimoniano tutti i periodi di attività dell’artista e le diverse tecniche da lui adottate nel corso degli anni.
L’ampliamento delle aree espositive è stato uno dei principali obiettivi della ristrutturazione del palazzo: il trasferimento altrove di uffici e spazi tecnici ha permesso di sfruttare ogni centimetro quadrato dell’Hôtel Salé per l’esposizione, recuperando persino ampi ambienti negli scantinati. Nuovi arredi (lampadari e mobili disegnati da Diego Giacometti), cornici storiche, decorazioni, ecc., completano, all’insegna del minimalismo e di un gradevole senso di ordine e pulizia, l’insieme degli spazi.
Il percorso ideato dai curatori accompagna il visitatore ad ammirare la ricca e importante collezione di opere dell’artista attraverso schemi che non si legano a una mera ricostruzione cronologica, ma seguono anche una struttura tematica e stilistica particolarmente intuitiva e semplice per chi osserva e percorre. Le sale, chiaramente numerate e consequenziali, accompagnano il visitatore in un viaggio tra dipinti, sculture, disegni, collage dell'artista che ne tracciano l’opera dal 1895 al 1972.
Dieci sequenze scandiscono le principali fasi del suo approccio stilistico: Genesi (1895-1900), In bianco e nero (1901-1906), Primitivismo (1906-1909), Cubismo (1910-1915), Polimorfismo (1915-1924), Metamorfosi (1924-1936), I quadri di guerra (1936-1946), Gli anni Pop (1946-1960) e, infine, Secondo il Maestro (1960-1972). A questo si aggiungono, al piano attico, un insieme di opere che segnano il confronto tra Picasso e i suoi artisti preferiti, vecchi maestri moderni o contemporanei, riuniti nella sua “collezione privata”: Cézanne, Gauguin, Degas, Rousseau, Matisse, Braque, Derain, Renoir, Modigliani, Balthus, Miró ... Nelle cantine dell’Hôtel Salé si concentrano workshop tematici: fotografie e incisioni, dipinti e sculture, documenti, ecc.
Molti dei lavori esposti sono in grado di lasciare un segno indelebile in chi li osserva. Ogni visitatore, a suo modo, sarà particolarmente impressionato dall’uno o dall’altro capolavoro. Oltre alle opere più conosciute dal grande pubblico, come Le ragazze d’Avignone o La donna alla chitarra, visitando il museo è possibile ammirare alcuni dei primissimi lavori dell’artista, così come opere che colpiscono al cuore quali il dipinto del Massacro in Corea del 1951 o la splendida Capra, del 1950.
Ciascun quadro, scultura, opera in genere è collocata, illuminata e disposta con cura e criterio apprezzabili. Le sale, persino con l’enorme affluenza del giorno inaugurale, non arrivano mai ad essere soffocate dai visitatori, grazie all’ampiezza degli ambienti e alla fluidità del passaggio da un ambiente all’altro. Il piccolo gioiello del Marais è dunque rinnovato e splendente. E torna ad essere tappa obbligata per chi desideri visitare, a Parigi, un luogo-culto che i cittadini hanno sempre amato e di cui hanno atteso la riapertura con ansia e pazienza. Un bellissimo spazio che si rianima per celebrare uno degli artisti maggiormente conosciuti e apprezzati in tutto il mondo.
Oeuvres de la Collection du Musée Picasso-Paris
La reproduction des oeuvres de Pablo Picasso par les revues et magazines n’est pas libre de droits. Les droits de reproduction ne seront exonérés que pour les reproductions dont le format sera inférieur au quart de la page et dans le cadre d’articles faisant le compte-rendu de l’événement avant et pendant une période de 6 mois à dater de la réouverture. Pour la presse audiovisuelle et web, les reproductions sont exonérées seulement durant une période de 6 mois à dater de la réouverture et les images ne pourront en aucun cas être copiées, partagées ou bien redirigées. Les oeuvres de Picasso ne doivent pas reproduites sur les réseaux sociaux.