Cosa c’entra il suono nella scelta e nei consumi di cibo sulle nostre tavole?
Gli studi e i risultati delle recenti scoperte scientifiche legate alla neuroscienza svelano l’importanza della componente sonora nella nostra alimentazione e ancor di più apre nuovi orizzonti sulla stimolazione dell’appetito e sull’influenza degli acquisti dei generi alimentari.
Da febbraio e per tutto l’anno il Museo delle Scienze di Trento una
mostra sorprendente e inedita che rivela l’importanza della
componente sonora del cibo. È percorso autoguidato con Cuffie
3D, con suoni Binaurali e ASMR , un’esperienza interattiva, gioia
per le giovani generazione ed esplorazione interessante per tutti.
È ideata e curata da Vincenzo Guarnieri e Chiara Quartero con la
supervisione scientifica di Massimiliano Zampini-CIMEC.
L’approccio narrativo che prevede una fruizione condotta con suoni ascoltati in cuffia non mancherà di cambiare la comune percezione del cibo. "L’idea di questa mostra è nata molti anni fa - racconta l’ideatore Vincenzo Guarnieri - quando ho ascoltato il racconto di alcuni bambini in visita in un'azienda di patatine fritte. Il rumore delle friggitrici a loro sembrava il pianto di altri bambini. Il racconto mi ha molto colpito e ho avuto l'intuizione che i suoni potevano essere impiegati efficacemente per promuovere consapevolezza sul cibo. Sono andato ad approfondire in letteratura scientifica e ho scoperto che esistevano delle ricerche estremamente curiose sul ruolo dei suoni nella nostra relazione con il cibo. A quel punto la mostra ha iniziato a prendere forma".
Food sound è un progetto ambizioso e apre le porte al ruolo della componente acustica nelle nostre scelte di consumo come in scala più allargata alla considerazione del nostro benessere psicofisico. I suoni toccano le corde più profonde del nostre essere e in questa sperimentazione all’avanguardia al Museo di Trento entrano in gioco psicologia, antropologia, neuroscienze e sociologia che stanno producendo una mole crescente di studi in questo senso, un work in progress di estremo interesse per definire le strategie di marketing delle aziende agroalimentari.
L’ udito diventa un elemento chiave e il progetto si afferma come tema d’indagine avallato da un comitato scientifico che comprende esperti come Massimiliano Zampini, responsabile scientifico (Centro Interdipartimentale Mente/Cervello - CIMEC - Università degli Studi di Trento), Louena Shtrepi (Politecnico di Torino), Luisa Torri e Riccardo Migliavada (Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo). La parte di coordinamento organizzativo e curatoriale spetta invece a Chiara Quartero.
Attraverso cinque sezioni tematiche e un allestimento immersivo, integrato e tridimensionale, il pubblico si trova coinvolto in un luogo magico e speciale, dove conoscenza, emozioni e partecipazione condivisa sono in grado di integrarsi e creare un unico piano narrativo. Tutti dotati di cuffie supraGuide Spheric, gli spettatori passano tra colori, forme, luci e ombre e suoni fisici e reali ma in gran parte sussurrati, immaginati e percepitoi. Ma come avviene questa esperienza di Food sound? Da un prologo che spiega il funzionamento e le elaborazioni del nostro cervello si percorre la strada della cucina e dei ristoranti per arrivare al mercato delle illusioni, un invito a mettersi alla prova e fare delle scelte alimentari basate sull’ascolto. La fase successiva chiamata Sussurri scientifici invita invece ad abbandonarsi al racconto delle ricerche neuroscientifiche.
All'interno della mostra e in particolare nella sezione del mercato delle illusioni, le visitatrici e i visitatori possono compiere delle scelte che verranno analizzate in uno studio neuroscientifico costruito ad hoc sul ruolo del suono nella percezione alimentare, curato dal comitato scientifico coinvolto nello sviluppo di tutto il progetto espositivo. Lo studio andrà, per esempio, ad indagare come i suoni (alcuni dei quali prodotti con l'intelligenza artificiale), possono influenzare la percezione del gusto, della temperatura, del peso e delle forme relative al cibo. Food Sound è un’esperienza originale e coinvolgente sotto molteplici aspetti, ma rappresenta un passo avanti nella ricerca scientifica.