Per la sua seconda mostra da Massimo De Carlo Pièce Unique (Falling silver clouds, 2022), Jonathan Monk presenta An italian in Paris, un’esplorazione dell'originalità, della visibilità e della messa in scena - e forse anche del ruolo stesso della galleria.
Lavorando per sovrapposizione, uno strato alla volta, questa nuova serie di lavori inizia con stampe a getto d'inchiostro delle opere più riconoscibili dei musei parigini: dalla Gioconda di Leonardo all'Olympia di Manet, all'Autoritratto di Van Gogh e L'Origine del mondo di Courbet... i grandi maestri sono tutti presenti.
Ma sopra ognuno di loro, Monk interviene sovrapponendo riproduzioni di dipinti di Salvo (1947 - 2015), ostruendo non solo la struttura del dipinto, ma anche - cosa forse ancora più frustrante - la nostra capacità di vedere l’elemento piu importante di ogni dipinto: il sorriso di Mona Lisa, l’origine dell’origine del mondo, il sole dell’alba di Monet...
Come se non bastasse, gli stessi dipinti di Salvo sono stati alterati: Monk ridipinge gli sfondi, lasciando così gli alberi di Salvo galleggiando in paesaggi astratti. Si dice che “Il denaro non cresce sugli alberi” e così Monk inverte la logica di questa verità, trasformando i suoi alberi in denaro: più alberi ci sono, più preziosa è l'opera.
Che cosa stiamo osservando? Queste opere sono autentiche se sono create di sole riproduzioni? È una vera mostra se le opere esposte non sono gli originali? Cosa rende originale un'opera?
Monk rivela la natura strutturata dello sguardo e della percezione, che sono processi appresi, guidati dall'abitudine, dalle aspettative e dal nostro accesso illimitato alle immagini.
Monk non solo ci invita a riesaminare gli elementi marginali dei dipinti che ci prenseta, ma sfida anche la nostra idea del soggetto di un'opera d'arte.
Con queste composizioni, Monk inventa un nuovo linguaggio plastico, un accordo surreale di forme e colori. O forse, An italian in Paris è semplicemente un modo di portare Salvo a Parigi, anche lui in mezzo alle folle del Louvre, contemplando davanti a noi, le opere che ci presenta.