Il Museo civico di Asolo presenta la nuova sala espositiva interamente dedicata ad Eleonora Duse. Il nuovo allestimento, caratterizzato anche da una forte componente multimediale, vuole far rivivere gli oggetti della collezione dusiana: abiti, oggetti, fotografie e libri sono frammenti del mondo interiore dell’artista e parlano di lei, della sua vita vissuta in un difficile equilibrio tra dimensione personale e professionale.

Inserita nelle celebrazioni per il centenario della morte della grande artista che si terranno per tutto il 2024, la nuova sala espositiva è un progetto nato dalla collaborazione tra il Comune di Asolo e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e per le province di Belluno, Padova e Treviso e finanziato dal Ministero della Cultura.

Amo Asolo perché è bello e tranquillo, paesetto di merletti e poesie perché non è lontano da Venezia che adoro perché vi stanno buoni amici che amo perché si trova fra il Grappa e il Montello… Questo sarà l’asilo per la mia ultima vecchiaia, e qui desidero essere seppellita. Ricordatelo, e se mai, ditelo…

Così Eleonora Duse esprimeva a Marco Praga nel 1919 l’affetto che la legava ad Asolo. Alla sua improvvisa scomparsa, avvenuta a Pittsburgh il 21 aprile 1924, l’amico si spese affinché la sepoltura della grande artista avvenisse ad Asolo, presso il piccolo cimitero di Sant’Anna.

La figlia Enrichetta Angelica Marchetti Bullough donò allo Stato italiano parte dei cimeli appartenuti alla madre, a condizione che fossero lasciati in deposito al Museo asolano. Nacque così la Collezione Duse composta da tessuti, dipinti, ritratti, mobili, libri, fotografie, documenti, ricordi di famiglia, conservata presso il Museo Civico di Asolo.

In occasione delle celebrazioni per il centenario della morte di Eleonora Duse, il Museo Civico di Asolo il 7 ottobre 2023 apre al pubblico una nuova sala espositiva interamente dedicata alla grande artista. Una casa per Eleonora ha l’obiettivo di ampliare la fruizione e garantire la tutela della Collezione, inserendola in una nuova narrazione, articolata, accessibile grazie all’impiego di nuove metodologie e tecnologie e guidata dai più moderni approcci museologici e museografici.

L’intervento è realizzato grazie a un progetto nato dalla collaborazione tra il Comune di Asolo e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio l’area metropolitana di Venezia e per le province di Belluno, Padova e Treviso e finanziato dal Ministero della Cultura tramite il Fondo per la Cultura 2021.

Nel gennaio 1891, Eleonora Duse scrive queste vivaci parole al pittore veronese Vincenzo De’ Stefani con l’invito a raggiungerla a Milano per completare il ritratto che l’artista aveva progettato di realizzare.

Il bozzetto su tavola che rimane a testimoniare questo felice incontro mostra una sensibile interpretazione del volto dell’attrice che, proprio in quegli anni, comincia a imporsi sulle scene internazionali. Il dipinto, dopo un’unica apparizione in pubblico alla Biennale di Venezia del 1912, non è stato più esposto e rimane praticamente sconosciuto fino ad anni recenti.

Dal 21 aprile 2024 al 02 marzo 2025, in occasione del centenario dalla morte di Eleonora Duse, presso la sala espositiva Una casa per Eleonora del Museo civico di Asolo, sarà dunque possibile riscoprire un ritratto dimenticato di Eleonora e conoscere un artista ancora troppo poco noto.

(A cura di Elena Casotto. Storica dell’arte)