“Non volevamo realizzare un film che descrivesse una collezione ma piuttosto raccontare una storia capace di esprimere il punto di vista di ogni donna, con la consapevolezza che ci sono tanti modi di sentirsi tale”.
Stilista francese dall’animo rock chic, Barbara Bui ha deciso di presentare nella sua boutique parigina il film sulla nuova collezione primavera estate 2022, realizzato dalla sceneggiatrice Rosalie Charrier. Una storia in grado di portare sul grande schermo il concetto di femminilità in tutte le sue sfaccettature e visioni: “amo inventare intrecci narrativi, - racconta Rosalie, - sono consapevole della passione di Barbara per la scrittura, nata molto prima del fashion, per lei creare abiti è come scrivere una storia, mi è venuto naturale quindi presentare dei look che esprimessero i diversi moods femminili”.
Una delle caratteristiche del brand è infatti la capacità di saper coniugare in un unico outfit sia la parte femminile che quella più maschile della donna, creando un look androgino, dal retrogusto rock, molto particolare. Di madre francese, ma di padre vietnamita, Barbara ha sempre creduto nella ricchezza della diversità, amando il mix culturale e razziale con la quale è cresciuta in maniera libera e spontanea, lontana da dogmi e costrizioni. Dopo una laurea in letteratura inglese, Barbara ha deciso di scrivere con linee, forme e colori, invece di utilizzare le parole, riuscendo a trasmettere le stesse idee che avrebbe sviluppato in un libro. “Il mio pensiero era quello di esprimere me stessa come donna, che è quello che poi faccio attraverso la moda, la cosa più importante non è come dici le cose ma cosa tu hai da dire. Sono un’autodidatta e la mia cultura letteraria è certamente di grande aiuto per la mia professione”.
Per la realizzazione del film, Barbara e Rosalie hanno infatti selezionato degli estratti di due libri dello scrittore vietnamita Line Papin e affidato all’attrice Lomane de Dietrich il compito di leggerli e interpretarli: “E’ importante esprimere il punto di vista femminile, senza essere troppo criptici e letterari, solo in questo modo le parole assumono il loro ruolo. Mi sono divertita a lavorare insieme a un direttore cinematografico che non fa parte del mondo della moda e appartiene ad un’altra generazione. Siamo circondati da troppi cliché, credo invece sia importante la condivisione e la solidarietà tra donne, a partire dal proprio impegno personale”.
Conosciuta per essere stata una delle prime fashion designer ad aprire una boutique con il proprio nome nel lontano 1988, Barbara si è subito distinta per essere riuscita a coniugare nei suoi outfit l’eleganza femminile e lo spirito ribelle, dal margine rock and roll.
“La mia tendenza rock è in tutte le mie collezioni, ma non è un riferimento, piuttosto un atteggiamento, in contrasto con la saggezza convenzionale, come diceva la famosa canzone di Frank Sinatra: ho fatto a modo mio”. In tutte le sue creazioni sartoriali si riflette l’approccio stravagante e il suo spirito libero e brioso, supportato anche dalla sua predilezione per i materiali in pelle, sensuali e duraturi allo stesso tempo.
“Non mi considero minimalista ma non mi piace neanche l’eccesso, cerco sempre di trovare un giusto equilibrio nelle mie collezioni, diciamo un’armonia estetica. Nelle mie creazioni potete trovare un pezzo rock chic indossato con qualcosa di classico o una giacca ricamata abbinata a dei pantaloni dal taglio dritto. Le mie clienti sono donne con forte carattere, ma anche con tanta emozione e sensibilità, capaci di celebrare e rivelare la propria femminilità in tutte le sfaccettature della vita”.