La galleria The Flat - Massimo Carasi é lieta di ospitare nei propri spazi la bi-personale “In my Room” con gli artisti Michael Bevilacqua e Andrea Carpita. La mostra raccoglie due narrazioni sviluppate in diversi contesti, il Bronx newyorkese per Bevilacqua e la provincia Toscana per Carpita.
Entrambi i “racconti” sono imperniati sul rapporto dell’artista con il proprio spazio creativo ( lo studio ) ed accomunati da analoghe attitudini e pratiche comuni. Icone musicali ed elementi pop assumono inoltre il pretesto per dare inizio ad una serie di immagini legate tra loro che svelano un’intenzione autobiografica creando un’atmosfera talvolta intimista ed e offuscata. Due visioni distinte in cui la pittura e gli elementi della memoria visiva si mescolano in un’unica stanza. In my Room è anche il titolo di una canzone di una canzone dei Beach Boys, in cui Brian Wilson e Gary Usher raccontano di come la “stanza“ diventi ben presto un regno privilegiato e di come all’interno di esso non esista la paura .
Essa è di fatto uno spazio appartato, un luogo unico per la mente in cui i sentimenti vengono lasciati scorrere liberamente cercando di visualizzarne un'immagine chiara. I due artisti, anagraficamente e geograficamente lontani si confrontano proponendo una selezione di opere in grado di dialogare tra loro. La pittura è il tramite di un gesto quotidiano un ritiro nell’ esercizio evolutivo che ogni artista compie, separandosi dal mondo.
Michael Bevilacqua ha forgiato la propria essenza poetica al ritmo di innumerevoli band che hanno scorrazzato su entrambi le coste degli Stati Uniti per molti decenni. Tracce di tali frequentazioni sono presenti da sempre nei suoi lavori. Una speciale attenzione è conferita nell’ultimissima produzione alla cantante Lana del Rey a cui Bevilacqua dedica una serie di ritratti. Andrea Carpita propone una serie di opere in cui il tema dell’autobiografia e del ritratto si focalizzano sulla figura di Kurt Cobain, che lo ha ossessionato durante l’adolescenza. La componente ritrattistica si mescola allo studio del colore. La figurazione viene sviluppata come un opera astratta, sviluppandosi in digitale come sulla tela, per strati e livelli di colore e materia.
Michael Bevilacqua Nato nel 1966 a Carmel, California, USA), vive e lavora a New York.
Bevilacqua nel corso di una carriera quasi trentennale, è stato esposto in tutto il mondo, con mostre personali a Pechino, Copenhagen, Milano, Tokyo, Madrid, Barcellona e New York.
Ha inoltre esposto in mostre collettive al Palais de Tokyo, Parigi, Francia; alla Deste Foundation, Atene, Grecia; al Phoenix Art Museum, Phoenix, AZ; e all'Aldrich Museum of Contemporary Art, Ridgefield, CT e al Monterey Museum of Art CA.
Il suo lavoro è incluso, tra molte altre, nelle collezioni del San Francisco Museum of Modern Art, del Whitney Museum of American Art, del Louisiana Museum, in Danimarca e dell'Orange County Museum of Art.
Andrea Carpita Nato nel 1988, vive e lavora a Carrara, in Italia. Si è diplomato all'Accademia di Belle Arti di Carrara nel 2015. Ha esposto in mostre collettive presso il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, Prato, Italia e presso il MAC Museum of Contemporary Art di Lissone per la premiazione del Lissone 2018. Ha partecipato a varie mostre in Italia (Milano, Padova, Venezia , Treviso, Prato) in Europa a Parigi e Bruxelles e negli Stati Uniti a New York.
Nel 2016 è al contempo curatore e artista di un progetto speciale nella mostra In the Depth of the Surface che coinvolge 24 artisti di diversi paesi alla Fabbrica Orobia 15, a Milano e nel 2018 alla Pablo's Birthday Gallery di New York negli Stati Uniti. Nel 2019 ha realizzato la copertina del saggio: S. Marc Breedlove - Neil V. Watson, Psicologia Biologica, 4a edizione italiana, ed. CEA, Zanichelli S.p.a. Le sue opere sono incluse nelle collezioni: Raphaelle Blanga, esperta di arte contemporanea presso Sotheby's, Milano, Italia; Claus Bush Risvig, Danimarca, Silkeborg, Danimarca; AmC, Collezione Coppola, Vicenza, Italia