Instancabile studioso della luce in tutte le sue sfumature e percezioni, autodidatta dell'informale, coerente verso i propri studi ma costantemente incline alla ricerca, Elio Cassarà esercita l'arte con animo pacato e risoluto riuscendo a coinvolgere l'osservatore e portandolo nel suo mondo, un luogo dove l'epicentro energetico ha origine all'interno della tela e il colore è fondamentale per il processo di movimento.
Cresciuto tra i profumi e i colori della Sicilia, Cassarà ha lasciato la terra che gli ha dato i natali per approdare prima nella laguna veneziana poi in Germania, dove attualmente vive. Il suo percorso artistico ha positivamente risentito di questi spostamenti. Un girovago al servizio dell'arte? Si potrebbe dire che sia lui stesso a cercare l'arte per trattenerla, per farla propria, donandole una nuova significazione attraverso ogni sua opera. In questo senso assistiamo a una spinta artistica che tende sempre più a superare i confini della figurazione per abbracciare una libertà espressiva accentuata soprattutto nell'uso delle forme e dei colori. Il linguaggio visuale di Cassarà si tinge di essenzialismo, il colore si fa sempre più autonomo, la stessa intensità delle pennellate, decise e risolute quasi a voler sottolineare l'urgenza della loro stessa esistenza, denotano una ricerca linguistica in grado di rendere visibile l'invisibile, percepibile l'elemento spirituale insito in ogni colore.
Il periodo veneziano è caratterizzato da opere paesaggistiche dove l'ambiente esterno, come ho avuto modo di definire durante una piacevole chiacchierata con l'artista, tende a sfumare diventando un contenitore sempre più etereo. In questo processo di transizione da una figurazione strutturale a un astrattismo più deciso assistiamo alla liberazione della nostra percezione della realtà.
Nelle tele successive, quelle relative al periodo tedesco, ritroviamo un'analisi approfondita dell'astrattismo e dell'informale. Ogni riferimento spaziale viene eliminato. Avvertiamo una pittura liberata dal legame con l'oggetto fisico e con la realtà materiale. La ricerca e lo studio partono dal colore e dalla luce. La campagna tedesca ha offerto dei punti di osservazione privilegiati per Cassarà che era alla ricerca di nuove angolazioni, nuove possibilità di riflessione. Tra quei boschi si è addentrato nella musicalità dell'informale, scoprendo la libertà espressiva anelata da tempo.
Lo studio della luce per Cassarà è un percorso di crescita professionale che prosegue e continua tuttora e sarà l’assoluto protagonista della mostra dal 17 maggio al 5 luglio 2020 presso la Gallerie De Drom, polo culturale e museale della cittadina di Kröpelin nella regione di Rostock. La personale di Elio Cassarà, curata da Hubertus Wunschik, rappresenta un momento espositivo importante a livello nazionale e internazionale che vuole fare il punto sul percorso artistico di una voce interessante dell’arte contemporanea.