Anri Sala realizza installazioni filmiche e musicali, sculture, fotografie e disegni che indagano le fratture, gli intervalli, le sovrapposizioni e gli echi attraverso i quali la realtà si snoda nel tempo e gli eventi acquisiscono significato.
L’artista utilizza lo spazio architettonico per modulare elementi visivi, sonori e tattili al fine di generare nuove interpretazioni. Ideato appositamente per gli spazi del terzo piano del Castello, il progetto espositivo raccoglie in un innovativo percorso organico alcune tra le più significative opere filmiche realizzate da Anri Sala in anni recenti prendendo spunto da composizioni musicali, tra cui Ravel, Ravel (2013), Take Over (2017) e If and Only if (Se e solo se, 2018). Come componenti di un’insolita orchestra, le tre opere in mostra al Castello sono state rimodulate dall’artista utilizzando come strumento la realtà aumentata, in modo da offrire ai visitatori un’esperienza immersiva di alto impatto emotivo e sinestetico. Secondo il progetto dell’artista, le proiezioni si snoderanno lungo una parete apposita che attraversa le sale dello spazio. La mostra avrà la forma di una “parata”, con un flusso di immagini in movimento e narrazioni molteplici. Più che di una presentazione di tre opere filmiche intrecciate, nel suo insieme la mostra può essere interpretata come un dispositivo capace di trasformare le proiezioni in un’unica e gigantesca “scultura in movimento”.
Anri Sala (Tirana, 1974) vive e lavora a Berlino. Ha studiato alla National Academy of Arts di Tirana dal 1992 al 1996. Successivamente ha studiato video presso l’École Nationale Supérieure des Arts Décoratifs a Parigi. Nel 1998-2000 ha frequentato i Postgraduate Studies in regia presso Le Fresnoy, Studio National des Arts Contemporains, Tourcoing. Sala ha ricevuto numerosi premi internazionali, tra cui The Vincent Award (2014), 10th Benesse Prize per la 55. Biennale di Venezia (2013), Absolut Art Award (2011) e il Premio speciale per giovani artisti della Biennale di Venezia (2001). Recenti mostre personali e progetti includono: The Last Resort, Garage, Mosca (2018); O momento presente, IMS Paulista Instituto Moreira Salles, São Paulo; The Last Resort, Kaldor Public Art Projects, Observatory Hill Rotunda, Sydney; Anri Sala, Museo Tamayo, Città del Messico; Clocked Perspective, Museo Jumex, Città del Messico (2017); O momento presente, IMS Instituto Moreira Salles, Rio de Janeiro; Anri Sala: Answer Me, New Museum, New York (2016); No Names No Title, Helena Rubinstein Pavilion for Contemporary Art, Museum of Art, Tel Aviv; The Present Moment, Middle Hall, Haus der Kunst, Monaco; Black Box: Anri Sala, The Baltimore Museum of Art, Baltimora (2014); Anri Sala, Louisiana Museum of Modern Art, Humlebaek; Anri Sala: Two Films, MOCAD – Museum of Contemporary Art, Detroit; Anri Sala, Centre Pompidou, Parigi (2012); Anri Sala, National Museum of Art, Osaka; Anri Sala, Serpentine Gallery, Londra; Anri Sala, Musée d’art contemporain de Montréal, Montréal (2011). Oltre a numerose mostre collettive, Sala ha partecipato a prestigiose rassegne internazionali e biennali, incluse: Biennale di Venezia nel 2017, nel 2013 (quando ha rappresentato la Francia) e nel 2003; Taipei Biennial (nel 2016 e nel 2004), 12th Havana Biennial (2015), 11 Biennale di Sharjah (2013), Berlin Biennale für zeitgenössische Kunst (2014 e 2006); 9 Biennale di Gwangju (2012), 4th Marrakech Biennale (2012), dOCUMENTA(13) (2012), Biennale di São Paulo (2010 e 2002), 2. Moscow International Biennale of Contemporary Art (2007), Göteborg International Biennial for Contemporary Art (2007), Biennale of Sydney (2006).
(A cura di Carolyn Christov-Bakargiev e Marcella Beccaria)