Continuando una tradizione ormai consolidata, il LabOratorio degli Angeli in occasione di Arte Fiera apre le sue porte per omaggiare i protagonisti di ieri e di oggi dell’arte italiana, con un evento esclusivo in cui l’approfondimento storico-critico si unisce allo studio delle problematiche allestitive e conservative del contemporaneo. Dopo le mostre dedicate ad Aldo Mondino, Piero Manai, Maurizio Osti, Luca Caccioni e Pinuccia Bernardoni, quest’anno il laboratorio di restauro rinsalda il suo legame con il territorio bolognese presentando un solo show di Simone Pellegrini dal titolo Sensorio Indiscreto, progetto selezionato e promosso nell’ambito di ART CITY Segnala 2019. Raffinato interprete delle più recenti istanze della pittura italiana, con Sensorio Indiscreto, Simone Pellegrini impreziosisce di un nuovo e importante tassello la sua ricerca sul gesto e la forma pittorica, presentando una grande installazione realizzata per l’occasione e allestita nell’oratorio dell’ex Chiesa di Santa Maria degli Angeli, sede attuale dell’atelier di restauro.
Nel titolo, Sensorio Indiscreto, si evidenzia il rapporto che Pellegrini instaura con la materia, la carta, il carbone, i pigmenti e una tecnica lavorativa simile alla stampa a monotipo che rendono l’approccio alle sue opere un’esperienza sensoriale intensa, a cui si aggiunge il linguaggio unico e saldamente connotato del suo gesto grafico che crea una pittura fatta di segni e figure che si incontrano e si dispongono liberamente sulla carta, come un flusso continuo di impulsi e idee che danno vita a una mappa visiva del suo immaginario. Tre grandi carte si dispongono nello spazio dell’ex Oratorio a creare un dialogo con l’ambiente, confrontandosi con le diverse superfici su cui l’artista ha scelto di disporle. Distese su un piano, allestite in verticale o lasciate libere e sospese, le tre opere si raccordano all’elemento visivo centrale di una quinta scenografica appositamente realizzata per l’occasione.
Nella sala della Biblioteca Simone Pellegrini presenta una seconda installazione ambientale, un dialogo tra le arti del disegno e della scrittura che si evidenzia nei libri su cui l’artista interviene, tracciando su di essi immagini libere da ogni interpretazione. L’azione segue il pensiero. L’artista nell’esercizio della lettura gli conferisce forma e completezza, lo rinsalda in una visione che abbatte i confini espressivi. I testi in mostra fanno parte della biblioteca personale e dello studio di Simone Pellegrini.
Con Sensorio Indiscreto il LabOratorio degli Angeli continua la sua ricerca sui metodi conservativi sui materiali dell’arte contemporanea e delle opere su carta. Negli allestimenti degli spazi dell’ex Chiesa di Santa Maria degli Angeli, le competenze del Laboratorio di restauro sono andate incontro alle esigenze espositive dell’artista, trovando soluzioni di montaggio apposite. Le fasi legate alla movimentazione, la sospensione e l’ancoraggio delle grandi opere in carta, nel rispetto della loro conservazione e valorizzazione, sono state condotte utilizzando materiali idonei e metodologie reversibili. Tutte le fasi della movimentazione e dell’allestimento sono documentate e presentate in appositi pannelli presenti in mostra.
Simone Pellegrini nasce ad Ancona nel 1972. Vive e lavora a Bologna, dove insegna e ha sede il suo studio. La sua carriera d'artista ha inizio nel 1996, durante gli anni di formazione all'Accademia di Belle Arti di Urbino dove si diploma nel 2000. Dal 2003 con la personale "Rovi da far calce" inizia la sua collaborazione con la Galleria Cardelli & Fontana di Sarzana (SP), inaugurando una lunga stagione di successive mostre e fiere internazionali. Nel 2006 presenta la personale "Stille" presso la Galerie Hachmeister di Münster che diviene la sua prima galleria in Germania. Dal 2015 è inoltre rappresentato da Montoro12 Roma-Brussels e dal recente 2017 collabora con la James Freeman Gallery di Londra.