Rachel Rose (Stati Uniti, 1986) è la prima assegnataria della Future Fields Commission in Time-Based Media, un’iniziativa a sostegno della creazione, da parte di artisti emergenti, di opere innovative nei campi di videoarte, cinema, performance e sound art. La video-installazione commissionata a Rose, Wil-o-Wisp, è la sua prima opera basata in gran parte sull’azione dal vivo, che l’artista combina con il suo caratteristico montaggio video, con l’intento di esplorare il modo in cui le coincidenze e la pratica della magia influenzano il destino di una donna nell’Inghilterra rurale del XVI e XVII secolo.
Rose colloca la storia della sua protagonista, Elspeth Blake, sullo sfondo del Movimento per le Enclosures, l’ondata di sistematica privatizzazione dei terreni comuni in Inghilterra, che causò lo scoppio di tumulti e violente sollevazioni nel mondo agrario. Conosciamo Elspeth dapprima come moglie e madre nel 1570, nel momento in cui sua figlia Celestina esce di casa di soppiatto, nottetempo: un atto che comporta gravi conseguenze. La ritroviamo nel 1603 nelle vesti di mistica, mentre guarisce un uomo per mezzo del trasferimento, cioè canalizzando la forza vitale da un essere a un altro in virtù della magia. Spiata da un compaesano, che la denuncia al prefetto della città, Elspeth viene portata via e dovrà affrontare un futuro di persecuzione.
Questi due capitoli della vita di Elspeth si rifanno ai racconti di guaritrici perseguitate per le loro pratiche, poiché considerate come una deviazione e una minaccia in un contesto sociale sempre più regolamentato. Intrecciando l’aspra realtà del paesaggio rurale inglese con spiriti, spettri e forze eteree della magia, Rose si interroga sul modo in cui la nostra percezione del mondo e degli altri può cambiare anche radicalmente all’interno delle mutevoli norme sociali e dei movimenti sismici della storia. L’installazione di Rose evoca questi movimenti attraverso i materiali di cui si compone, che generano un effetto moiré — un’increspatura della luce simile a uno scintillio — grazie ai due strati di tessuto a rete trasparente di cui è tappezzato l’interno della stanza.
Rachel Rose: Wil-o-Wisp/The Future Fields Commission è organizzata da Fondazione Sandretto Re Rebaudengo in collaborazione con il Philadelphia Museum of Art. The Future Fields Commission in Time-Based Media è un’iniziativa promossa congiuntamente dal Museo e dalla Fondazione. È una piattaforma concepita per sostenere, con cadenza biennale, la produzione e la co-acquisizione di opere create dalle nuove, coinvolgenti voci di videoarte, sound art e performance. L’opera di Rachel Rose Wil-o-Wisp (Moiré Installation) sarà acquisita congiuntamente dalle due istituzioni.