Nuovo ciclo di proiezioni per la facciata mediale di Museion. “A Line Describing the Surface” - una linea che descrive una superficie: come racconta il titolo, la rassegna 2013 curata da Frida Carazzato, è dedicata al segno grafico. Partendo da un’analogia tra pelle e carta, la matita di quattro artisti interviene con video inediti su quella che è la “pelle” di Museion, la facciata, fatta di vetro e luce. Il titolo del ciclo prende ispirazione da un’opera dell’artista inglese Anthony McCall’s (A Line Describing a Cone) e dalle sue installazioni di linee di luce nello spazio espositivo. A descrivere la superficie di Museion da giugno a settembre saranno invece le linee degli artisti Ian Tweedy, Brigitte Mahlknecht, Ciprian Muresan e Marco Raparelli.

Apre la rassegna Giovedì 6 Giugno Ian Tweedy (Hahn, Germania, 1982 ) con il video “March 16, 1944”. Attraverso una serie di immagini provenienti dal suo archivio personale, Tweedy ricrea in una sorta di semi-fiction l’ultimo volo come bombardiere di Joseph Beuys. Il 16 Marzo 1944 l’aereo con a bordo il celebre artista viene infatti abbattuto sul fronte di Crimea. Gravemente ferito, Beuys è curato da un gruppo di nomadi Tartari con miele, grasso e feltro – vicenda che segna profondamente la sua vita. La storia non è completamente vera, eppure contribuisce a creare il mito intorno alla sua figura. Il video di Tweedy racconta così della caduta di un uomo e della sua “resurrezione” attraverso il mito, ma soprattutto attraverso l’Arte.

Il ciclo continua con Brigitte Mahlknecht (dal 4 Luglio) che presenta “La Gabbia”, un video ispirato alla celebre poesia di Rainer Maria Rilke “Der Panter”. Nel lavoro proiezione e struttura architettonica sono legate: come una gabbia, le griglie della facciata di Museion “imprigionano” un pianeta, un mondo di linee in continuo, irrequieto movimento. Nel mese di agosto sono invece i disegni del rumeno Ciprian Muresan a percorrere, come piccoli film, la facciata del museo: semplici micro storie sull’esperienza collettiva dell’epoca post-comunista trattano i temi della religione, della povertà e dell’infanzia. Chiude la rassegna il romano Marco Raparelli (dal 5 Settembre). Con “Cosa succede” l’artista mostra gli interni e la vita del museo, in una sorta di estremizzazione del concetto architettonico di Museion, basato sulla trasparenza delle facciate e sulla comunicazione continua tra interno ed esterno.

Le proiezioni si svolgono sul lato Talvera dalle ore 22 - ogni nuovo video è introdotto da un “artist talk”, incontro con l’artista.

Ian Tweedy (Hahn, Germania,1982, vive e lavora a New York) ha studiato alla Nuova Accademia di Belle Arti (NABA), Milano. Ha esposto in numerosi musei e istituzioni in Italia e all’estero, tra le personali (selezione): UNTITLED, New York (2012); Complesso Santo Spirito in Sassia, Roma, GAMeC Bergamo (2008). Collettive (selezione) presso La Maison Rouge, Parigi (2012); Triennale di Torino, Castello di Rivoli (2008), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2010), Prague Biennale 3, Praga (2007).

Giovedì 6 Giugno
Ore 21 artist talk in collegamento con Ian Tweedy da New York
Ore 22 proiezione del video March 16, 1944 sulla facciata mediale di Museion, lato Talvera. Il video verrà proiettato anche nei giorni 13, 20 e 27 Giugno dalle ore 22 alle 24
Gli altri appuntamenti in programma
Brigitte Mahlknecht: nei giorni 04/11/18/25 Luglio
Ciprian Muresan – nei giorni 08/15/22/29 Agosto
Marco Raparelli – nei giorni 05/12/09/26 Settembre
Le proiezioni si svolgono sul lato Talvera dalle ore 22 - ogni nuovo video è introdotto da un “artist talk”, incontro con l’artista.

Museion
Via Dante, 6
Bolzano 39100 Italia
Tel. +39 0471 223413
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www.museion.it

Orari di apertura
Martedì - Domenica
Dalle 10.00 alle 18.00