La delicata e raffinata arte delle perle di vetro rappresenta un capitolo straordinario della storia di Murano. In passato utilizzate come merce di scambio fin oltreoceano, le perle continuano oggi a essere un accessorio prezioso dagli inaspettati decori miniaturizzati, perfetti in ogni sfumatura cromatica.
Di queste piccole preziosissime opere il Museo del Vetro, che possiede forse la più grande collezione esistente al mondo, presenta il primo importante studio scientifico a cura di Augusto Panini. Il suo lavoro ha dato luogo alla pubblicazione in un volume della collezione di perle conservate nei depositi del museo, costituita da cartelle originali, pannelli in seta del 1862 con perle cucite, cartelle nuove costituite da materiale proveniente da cartelle originali smontate, perle sciolte, mazzi e una collezione di gioielli costituita da spille, collane, braccialetti e orecchini.
La quantità e la qualità di questo ingente patrimonio fanno capire come lo storico fondatore del Museo del Vetro, l’abate Vincenzo Zanetti, avesse compreso già nel XIX secolo non solo il valore di una campionatura il più possibile esauriente di una produzione che costituiva una fonte economica vitale, ma anche la sua valenza artistica, sociale e storica.