Cortesi Gallery è lieta di presentare la prima personale in galleria di Serena Maisto, artista promossa da Art51. In mostra con il titolo Time line. My Walk with Basquiat. nuovo progetto nato dall’incontro dell’artista con l’opera di Edo Bertoglio, fotografo e regista svizzero che ha ritratto l’unicità e la energia della New York degli anni ‘80. In particolare, al centro dell’interesse della Maisto, vi è una delle personalità più conosciute e tumultuose del tempo, Jean-Michel Basquiat, la cui folgorante carriera e tormentata indole vengono immortalate da Bertoglio in un’affascinante serie di polaroid e nel film – con protagonista proprio il giovane Basquiat – Downtown ‘81.
Sia la Maisto che Bertoglio sono profondamente legati alla scena newyorchese. Bertoglio l’ha vissuta appieno, tra gli anni ‘70 e ‘80, frequentando gli idoli del panorama musicale ed artistico, come Madonna, Blondie, Grace Jones, Keith Haring e Andy Warhol, documentandone le performance e lo stile di vita. Maisto caratterizza la propria opera e la propria ricerca soprattutto tramite la realizzazione di dipinti su vari supporti, eseguiti con la tecnica tanto cara a Jackson Pollock del dripping o action painting.
Quando Serana Maisto scopre per la prima volta le polaroid di Basquiat realizzate da Bertoglio, ne rimane profondamente colpita, come ipnotizzata. “Ho avuto subito l’istinto di dipingere su quelle foto” racconta lei “come per sottolineare quelle forme severe, quelle parole sui muri, quei messaggi al mondo. La vista di quelle foto aveva acceso in me il desiderio di intervenirci per avvicinarmi a Basquiat”. Bertoglio era intanto tornato nella natia Lugano e, quando i due si incontrano, nasce immediatamente un’intesa da cui presto deriva una strabiliante collaborazione: lui le mostra alcune fotografie del suo prezioso archivio, invitandola a voler interagire con le stesse.
Nel 2016, la Maisto inizia a lavorare sul primo pezzo della serie presentata alla Cortesi Gallery: un ritratto di Jean-Michel Basquiat, in piedi, davanti ad un suo graffito, mentre indossa un casco da giocatore di football americano. Bertoglio immortala l’amico, con il quale aveva trascorso la serata, all’uscita del MUDD Club nel quartiere di Tribeca a New York.
Nel ciclo di opere nate da quest’incontro, Serena Maisto si ‘appropria’ degli scatti trasformandoli in quadri, nei quali sono stati rimarcati, quasi incorniciati, i contorni. L’occhio del fotografo crea una time line, un portale temporale tra passato e presente che permette alla Maisto quasi di dialogare con Basquiat, invitando a sua volta lo spettatore a fare lo stesso. Le opere agiscono su più livelli. Innanzitutto vi è l’interazione tra l’artista ed il mezzo, dal momento che la prima interviene su una fotografia con il proprio gesto. Poi vi è il dialogo soggiacente tra il fotografo ed il soggetto ritratto, in cui Bertoglio coglie istanti della vita di un amico. Infine vi è l’iterazione tra gli autori, laddove la pittrice si impossessa degli scatti, ed i due diventano un solo artista. Ne scaturisce un dialogo quasi metafisico, dal carattere intimo, in cui i tre si parlano, giocano, scherzano gli uni con gli altri, abbattendo le barriere temporali e attualizzando il discorso narrativo.
“Questo progetto riporterà in qualche modo Basquiat tra di noi” ha dichiarato Serena Maisto “sottolineando o mettendo in risalto parole o immagini uguali o diverse da quello che era il messaggio originale. Foto dopo foto ci si avvicinerà sempre di più al contatto nel presente tra di noi, in un percorso che attraverserà le strade di New York fino ad arrivare a luoghi chiusi, stanze, atelier”.