Dal 10 giugno al 1° ottobre 2017, gli spazi della città calabrese - dal Parco della Biodiversità Mediterranea al Museo MARCA, dal Parco Archeologico di Scolacium al MUSMI - Museo Storico Militare – ospitano il nuovo progetto espositivo site specific dello scultore veneziano
Il percorso ruota attorno al Giardino delle Muse silenti, una grande installazione a forma di labirinto allestita al Parco della Biodiversità Mediterranea.
Dal 10 giugno al 1° ottobre 2017, Gianfranco Meggiato (Venezia, 1963) è protagonista a Catanzaro con un nuovo progetto site specific che coinvolge i più importanti spazi espositivi della città calabrese, dal Parco della Biodiversità Mediterranea al Museo MARCA, dal Parco Archeologico di Scolacium al MUSMI - Museo Storico Militare.
Il fulcro della mostra, curata da Luca Beatrice, organizzata dalla Fondazione Rocco Guglielmo e dall’Amministrazione Provinciale di Catanzaro, in collaborazione con ARTELITE, ruota attorno al Giardino delle Muse silenti, ovvero la grande installazione ospitata dal Parco della Biodiversità Mediterranea, all’interno del Parco Internazionale della Scultura che accoglie i protagonisti della scultura internazionale quali Dennis Oppenheim, Tony Cragg, Jan Fabre, Mimmo Paladino, Antony Gormley, Wim Delvoye, Marc Quinn, Stephan Balkenhol, Michelangelo Pistoletto, Mauro Staccioli, Daniel Buren e H.H. Lim.
L’opera segna una svolta nella produzione plastica di Gianfranco Meggiato. Abituato a ragionare e a confrontarsi con le grandi superfici, con questo lavoro, tuttavia, l’artista veneziano inizia ad affrontare la pratica installativa di dimensione monumentale. Il Giardino delle Muse silenti è, infatti, un labirinto che occupa un diametro di 20 metri.
Il tema del labirinto, che costituisce una delle cifre stilistiche della ricerca plastica di Meggiato, è stato fin dall’antichità classica, soprattutto mediterranea, metafora della condizione umana e della sua ricerca interiore e si associa con la tecnica scultorea, da sempre considerata l’espressione più matura della civiltà del Mediterraneo.
La mostra, ma sarebbe meglio definirla una complessa iniziativa con un valore non solo artistico, si configura come una profonda riflessione di carattere sociale che non si ferma a una pura questione di forma, di bellezza. Con il Giardino delle Muse silenti, Gianfranco Meggiato si confronta con argomenti di forte rilevanza, come quello, estremamente attuale, della guerra e delle sofferenze che colpiscono la popolazione civile.
Il labirinto, sarà costruito utilizzando i sacchi di iuta riempiti di sabbia, come quelli che che si usano nelle zone di guerra per proteggersi dai proiettili delle armi da fuoco o dalle schegge delle bombe. Saranno sette sculture nere, le Muse silenti, ad accompagnare il visitatore al centro dell’installazione. Qui come ideale punto di arrivo, s’incontrerà una ottava scultura, l'unica dal colore bianco, intitolata Il Mio Pensiero Libero.
“Queste sculture monumentali - afferma Gianfranco Meggiato - stanno a indicare che solo l'arte, il libero pensiero e l'acquisizione di consapevolezza e non le armi, possono salvare l'uomo da se stesso. L'uomo non ha bisogno di sovrastrutture ma direttamente dovrà percorrere con l'umiltà dell'apprendista il proprio individuale labirinto per arrivare alla conoscenza, per compiere la propria esperienza del finito”.
Il richiamo agli argomenti militari trova un suo naturale sbocco negli spazi del MUSMI - Museo Storico Militare, che custodisce cimeli, armi e divise relativi a un periodo che va dall’età napoleonica alla seconda guerra mondiale, dove sarà posta Matrix, un insieme di cubi a costituire una sfera, dal quale ne fuoriesce uno che si libera dall’intreccio.
Il percorso espositivo prosegue quindi al MARCA - Museo delle Arti di Catanzaro, diretto da Rocco Guglielmo, che accoglie otto opere di medie dimensioni e una grande stele, posta al centro del cortile interno, e si chiude idealmente nel Parco Archeologico di Scolacium con Verso la libertà, una grande scultura, lunga 4 metri. L'installazione al Parco archeologico Scolacium, sito Mibact, è a cura della Fondazione Armonie d'Arte nell'ambito del partnerariato siglato F2A con la Fondazione Rocco Guglielmo.
Il catalogo che accompagna la mostra conterrà il testo del curatore e le fotografie dei lavori ambientati, realizzate da Aurelio Amendola.
Gianfranco Meggiato è nato a Venezia nel 1963, dove ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte di Venezia per cinque anni, studiando scultura in pietra, bronzo, legno e ceramica. Invitato dal Comune di Venezia ha esposto le sue opere in età molto giovane in due mostre collettive nel 1979 e 1984 presso la Galleria Comunale Bevilacqua La Masa in Piazza San Marco a Venezia, presentando sculture in pietra e argilla refrattaria. Dal 1998 Gianfranco Meggiato ha partecipato ad una serie ininterrotta di esposizioni, mostre e fiere in Italia e all’estero. Negli ultimi anni Gianfranco Meggiato è stato invitato a partecipare alla 54a e alla 55a Biennale di Venezia dove ha esposto nelle partecipazioni nazionali. L’artista è inoltre stato presente con esposizioni in Usa, Canada, Danimarca, Germania, Belgio, Gran Bretagna, Francia, Olanda, Austria, Svizzera, Spagna, Portogallo, Principato di Monaco, Ucraina, Russia, India , Cina , Emirati Arabi, Corea del Sud, Singapore.
Gianfranco Meggiato ha esposto, tra gli altri, al Museo Correr in Piazza San Marco a Venezia, al Museo degli Strumenti Musicali a Roma, al Palazzo del Senato a Milano, in Piazza Duomo a Pietrasanta e al Museo di Arte Contemporanea di Lucca. Nel 2012 nel contesto di Art Bre a Cap Martin è stata creata e presentata al Principe Alberto di Monaco la Sfera Enigma (diametro 4,80 mt. H. 6,00 mt.) che adesso è stata posizionata sul porto di Montecarlo.