Le collezioni del Museo annoverano un importante numero di formelle in terracotta decorate, risalenti al Tre e Quattrocento. L’utilizzo della terracotta costituisce un fenomeno caratteristico e molto particolare dell’edilizia e dei paesaggi urbani e rurali del Piemonte e soprattutto del Canavese, che in questo periodo è una delle aree più vitali e innovative. La presenza nelle formelle esposte di tracce consistenti dei pigmenti colorati è testimonianza preziosa di una caratteristica quasi sempre perduta sugli esemplari ancora superstiti nei monumenti.
Lungo il percorso si possono ammirare alcune statue lignee, tra cui spicca per bellezza e conservazione un insieme costituente un’Adorazione dei Magi della fine del XV secolo, originariamente collocata a Ivrea presso la Cappella dei Tre Re. Il fondale e la predella sono attribuiti al pittore Collino, di cui si riconoscono i modi franco-fiamminghi. Le statue sono di autore ignoto, ma appartenente alla cultura figurativa tardogotica irradiata dal cantiere del Duomo di Milano.
La collezione è stata recentemente arricchita con i dossali del coro della cattedrale di Ivrea risalenti al 1467 e scolpiti da Baldino da Surso e dalla sua bottega.