Dal 5 aprile al 13 maggio 2017, 29 Arts in Progress gallery di Milano (via San Vittore 13) ospita una personale di Ronald Martinez (Annecy, 1978), fotografo francese, la cui cifra stilistica risiede nell’uso misurato quanto potente della luce.
Infatti, i suoi dipinti fotografici sono il risultato di una ricerca sulle infinite variazioni di luce sul corpo, ispirata all’estetica pittorica italiana, in particolare al luminismo che in Caravaggio e in maestri quali Tiziano, Veronese e Cagnacci ha raggiunto vertici di qualità assoluti, presi a modello proprio da Martinez.
Il fotografo francese lavora al buio, utilizzando solo una fonte di luce che taglia la scena da sinistra a destra, in grado di produrre straordinari effetti in chiaroscuro, senza successivi interventi in post-produzione. Più che fotografare, Martinez sembra quindi ridisegnare l’immagine con la luce; le sfumature delineano i contorni dei corpi e fanno emergere i toni della pelle, creando scenari contraddistinti da una vera e propria forza estetica e da una delicata ricchezza sensoriale.
L’esposizione milanese propone 25 dipinti fotografici che presentano corpi, visualizzati con nudità aggraziate e accenti divini, capaci di evocare le innovazioni dei maestri del Rinascimento, sia attraverso il chiaroscuro di Caravaggio e Cagnacci che i colori della tavolozza di Velazquez, e si completa con una serie inedita di nature morte.
Fotografo indipendente e autodidatta nato a Annecy (Francia) nel 1978, Ronald Martinez scopre la passione per la fotografia all’età di 18 anni e nel 2000 si iscrive all’École Supérieure de Photographie de Paris.
Ingaggiato dal quotidiano Le Midi Libre di Languedoc-Roussillon comincia la sua attività professionale.
Trasferitosi a Parigi nel 2001 fa una breve esperienza nell’ambito della moda a fianco di Jean-Charles de Castelbajac per poi dedicarsi al teatro, passione che lo spingerà nel 2003 a trasferirsi dapprima a New York e poi a Broadway per seguire la scuola di Sandra Lee.
Nel 2005 fa rientro a Parigi dove alterna esposizioni di fotografie a collaborazioni con il mondo del cinema, dove lavora non solo come attore ma anche come fotografo.
Tra gli ingaggi più importanti si segnala la sua attività di fotografo sul set del lungometraggio «Americano» con Mathieu Demy, Salma Hayek, Géraldine Chaplin, Chiara Mastroianni, Jean Pierre Mocky e Carlos Bardem.
Dal 2011 lavora su un progetto di fotografie a colori dedicate ai nudi artistici in omaggio alla pittura italiana dei maestri del XVII secolo. A interessarlo è soprattutto l’uso che i grandi maestri hanno fatto del chiaroscuro.