Cortesi Gallery London è lieta di presentare una selezioni di lavori di Gianfranco Pardi (Milano, 1933-2012), evento che segna la prima personale a lui dedicata nel Regno Unito, a oltre trent’anni dalla sua partecipazione, presso la Hayward Gallerydi Londra, alla collettiva Arte Italiana 1960-1982.L’esposizione spazia da lavori del 1968 a opere degli anni Ottanta, e segna un ulteriore approfondimento del lavoro dell’artista, da parte della Cortesi Gallery, dopo la mostra Gianfranco Pardi. Opere 1968–1982.
Architetture, Poeticamente curata da Bruno Coràe presentata nellasede di Lugano nel 2016.La ricerca di Pardi, sin dagli inizi, si propone coma una continua indagine sullo spazio e la sua rappresentazione. Attraverso una rigorosa pianificazione, l’artista integra le tecniche di pittura, disegno e scultura per rivelarele dinamiche e le relazioni tra forma e materia. Questo processo è uno dei fondamenti della sua opera, così come gli studi di architettura che lo conducono a una rilettura delle avanguardie storiche quali l’Astrattismo, il Suprematismo, il Costruttivismo e il Neoplasticismo olandese.“Le superfici delle opere su tela divengono il ‘teatro’ dove si esibiscono il disegno geometrico, gli schemi dello spazio e delle forze, delle sollecitazioni e delle tensioni con cui Pardi immagina gli infiniti rapporti ‘costruttivi’ e di strutturazione dell’opera, non tanto al fine di una prassi realizzativa dell’edificio immaginario, quanto piuttosto di come la pittura può dare immagine al pensiero progettuale architettonico, alla poeticità dell’abitare lo spazio”.(Bruno Corà, Gianfranco Pardi. Opere 1968–1982.
Architetture, Poeticamente, Mousse Publishing, 2016).
Nel 1967 Pardi inizia la sua collaborazione con lo Studio Marconi di Milano, e per i dieci anni successivi la sue riflessioni sull’architettura sono predominanti. Giardino pensile del 1968 è un lavoro emblematico in questo senso: l’artista ci offre la visione di un luogo che può essere reale ma allo stesso tempo immaginario, nel quale si fondono strutture architettoniche e spunti naturalistici, particolari reali epittorici.Nel primi anni Settanta Pardi si concentra sulla serieArchitettura. In aggiunta al colore, fanno la loro comparsa sulla tela cavie superfici di metallo: l’artista segna e supera i confini tra pittura e scultura.Sistemadel 1976, con la suacomplessa struttura di pentagono inscritto in un cerchio e diviso in tre parti -un rilievo in legno, una tela che rivela le tracce della costruzione geometrica e una scultura che segue la forma del pentagono-si configura, nelle intenzioni dell’artista, come l’analisi di un sistema che mette in relazione pittura, disegno e scultura.
A completamento della mostra, una selezione di lavori degli anni Ottanta, come Diagonaleacrilico su tela del 1982, Casadel 1981, e Cinema 02/1 (Cinema),tecnica mista su carta montata su tela del 1987.
La mostra è organizzata in collaborazione con la Fondazione Marconi e l’Associazione Culturale Gianfranco Pardi –Archivio Gianfranco Pardi, entrambi di Milano. Sara’ inoltre accompagnata dal catalogo a cura di Bruno Corà Gianfranco Pardi. Opere 1968–1982. Architetture,Poeticamente, Mousse Publishing, 2016, e prodotto in occasione della omonima mostra alla Cortesi Gallery Lugano del 2016.
Gianfranco Pardi nasce a Milano nel 1933. Nel 1959 presenta la sua prima personale a Brescia presso la Galleria Alberti, mentre l’anno successivo è alla galleria Colonna di Milano; da allora le sue opere sono state presentate in musei, gallerie, mostre internazionali. Nel 1986 Pardi partecipa alla Biennale di Venezia con una mostra personale, così come all Triennale di Milano e alla Quadriennale di Roma.
Nel 1988 e’ ospite presso Palazzo Reale a Milano. Nel 1999 una serie di importanti mostre sono organizzate in Germania presso la Kunstverein di Francoforte, il Kunstmuseum di Bochum e il Kulturhistorisches Museum di Stralsund. Nel corso della sua carriera Pardi ha inoltre realizzato diversi lavori per spazi pubblici, mentre altri sono entrati a far parte di importanti collezioni private.
Pardi muore a Milano nel 2012. Nell’ottobre del 213 viene istituita l’Associazione Culturale che porta il suo nome, con il proposito di far conoscere e promuovere la sua vita e opera.