Prosegue a Castello d’Agogna la stagione espositiva “Arte solidale a Castello Isimbardi” promossa dalla Fondazione Vera Coghi, con i proventi devoluti al Poliambulatorio della stessa Fondazione Vera Coghi e al Reparto di Chirurgia Pediatrica dell’Ospedale S. Matteo di Pavia.
Sabato 30 maggio alle ore 17.00 nelle sale di Castello Isimbardi inaugura la mostra “Lungo le impervie vie del colore” con le opere di Augusta Bariona, Cesare Giardini, Roberto Sommariva. L’esposizione è inserita all’interno della rassegna “7 mostre per la Lomellina”, a cura del prof. Giuseppe Castelli e dedicata a 23 fra i più importanti artisti della Lomellina.
Scrive Giuseppe Castelli: “Il colore è la porta che ci introduce nella magia della pittura, solo attraverso le sue impervie vie si raggiungono l'incanto, l'estraniamento emozionale. Questo è ciò che suggerisce il raffinato gusto cromatico dei tre artisti in mostra che, attraverso percorsi completamente diversi, hanno saputo accettare la sfida e far vivere la loro pittura attraverso la forza dirompente del colore”.
Augusta Bariona vive a Rosasco nella campagna pavese e da sempre si dedica all’arte nelle sue più svariate accezioni, dalla pittura alla poesia. Nel 2012 a Rosasco realizza con Francesco Silvano Contiero l’opera monumentale “Pioggia di stelle”. I quadri esposti a Castello Isimbardi evidenziano una forte ricerca spirituale dove l’interiorità diventa l’unica strada percorribile. La sua è un’osservazione costante dell’Universo, acquarello, olio, carte veline, colori alimentari, collage.
Cesare Giardini, classe 1948 da Vigevano, è artista eclettico formatosi all’Accademia di Belle Arti Brera a Milano. Le opere esposte a Castello Isimbardi ribadiscono come il tema del viaggio per Cesare Giardini vada inteso come luogo della memoria e della fantasia, ma soprattutto, grande metafora dell’esistenza. Scrive lo stesso artista: “Quello che ci resta di un viaggio sono piccole cose che, però, entrano nella coscienza: le luci, gli sguardi, i profumi e le nuvole”.
Roberto Sommariva è artista di Mortara. La sua produzione predilige i colori acrilici su carta stropicciata e si fonda sulla coraggiosa sintesi tra ricerca materica e ricerca cromatica. In particolare Sommariva usa la carta da spolvero, che a contatto con i colori acrilici prende nuova vita, “nascondendo” in parte il gesto del pittore. Solo così riesce a salvaguardare la libertà espressiva. Nel 2007 ha vinto il 1° Premio Donato Frisia nella V Edizione della città di Merate.