Domenica 7 giugno 2015, alle 18.00, sarà inaugurata la nuova mostra alla Galleria Alter Ego di Ponte Tresa Svizzera diretta da Andrea Scacciotti. Una collettiva che vedrà la partecipazione di sei artisti attivi, ciascuno in maniera personale e originale, nell'ambito dell'astrazione. Per la galleria è una nuova occasione per fare il punto della propria attività espositiva, attenta alle tendenze più attuali del panorama locale e alla valorizzazione dei talenti emergenti e, allo stesso tempo, impegnata nella promozione di autori già affermati.
Tramite una valida alternanza di esposizioni personali e collettive che hanno affrontato molteplici discipline e l'organizzazione di eventi d'arte che sono diventati ormai appuntamenti irrinunciabili per la città di Ponte Tresa, la galleria è riuscita a porsi come punto d'incontro per i tanti appassionati che alla Alter Ego sanno di poter appagare il desiderio di condividere la passione per la creatività.
“Astr-AZIONI” metterà in relazione linguaggi espressivi che pur vertendo sulla comune matrice astratta affrontano temi talvolta distanti, capaci di suscitare riflessioni e suggestioni che si pongono come da contrappunto le une con le altre. Dal dialogo tra le diverse personalità emerge l'interesse condiviso per un acceso sperimentalismo, il gusto per i contrasti decisi ma sempre armonici, mai dissonanti, e un'attenzione particolare per quelle proprietà della materia in grado di evocare stati d'animo in divenire.
Domina forse sulle diverse istanze in campo un intenso lirismo, che trascinerà lo spettatore in un immaginario simbolico di grande fascino.
Francesco Attardo. Nato a Noto (Siracusa) nel 1943, inizia il suo percorso artistico con la pittura, ritraendo le bellezze della sua Sicilia, tra paesaggi e figure che richiamano le sue origini.
La creatività e la curiosità lo portano alla ricerca di nuove tecniche che possano esprimere al meglio ciò che il suo animo desidera esternare dal suo intimo artistico più profondo, riuscendo nel suo intento. Nell’astrattismo rivela un’equilibrata eleganza data dai colori a volte intensi dell’acrilico, a quelli delicati degli acquarelli, sempre ben mescolati fra loro, unita ai tratti di forme armoniose. Successivamente si avvicina alla scultura; le figure stilizzate dalle linee moderne, bianche o con inserti di colore, denotano il gusto fine di Francesco Attardo.
Claudia Bulloni. Nata nel 1978 a Münsterlingen, nel Canton Turgovia, trascorre poi la sua gioventù a Stein am Rhein nel Canton Sciaffusa.
Dopo essersi trasferita in Ticino nel 2007, ha coltivato per molto tempo il sogno che aveva fin da piccola, la passione per la pittura.
Nel 2011 ha deciso di lasciarsi trasportare dalla passione ed ha iniziato a dipingere su tela. Claudia è una pittrice autodidatta, su base acrilica, che adora sperimentare diverse tecniche e utilizzare nuovi materiali. Quando dipinge, lascia sfogare tutta la sua creatività e fa si che le sue emozioni e i suoi sentimenti si fondano creando i suoi dipinti.
Uschi De Carlo. Nata a Vienna, fin da giovane manifesta un’innata attitudine all’affascinante mondo delle pietre, ma la passione per i colori e la pittura la porta ad iscriversi alla Scuola delle Belle Arti di Berna. Poi la vita la porta a Ginevra, dove scopre il mondo dei gioielli antichi e delle pietre preziose; un interesse che la conduce a spaziare tra ambiti molto diversi: storia del costume, design, miti letterari, significati simbolici e, soprattutto, proprietà curative. Nello studio della Gemmologia Uschi trova la propria strada, umana e professionale. Inizia a curare con le pietre, insegna cristalloterapia, guida gruppi di meditazione e consolida la formazione di naturopata frequentando scuole e seminari. Dal 2003 si dedica alla pittura con rinnovata passione. Il tema principale della sua ricerca è l'arte come mezzo terapeutico, finalizzato al recupero ed alla crescita della persona nella sfera emotiva, affettiva e relazionale.
Martina Goetze Vinci. Nata ad Amburgo, Martina Goetze è laureata in Scienze della Comunicazione. Da sempre attratta dall'arte, in particolare dalla pittura, si muove in una assoluta libertà creativa sperimentando in prevalenza la tecnica del collage.
Il collage della Goetze vive entro il suo gesto intenso tra razionalità ed emozione, in una simbiosi con i colori acrilici da lei prediletti. Trasferitasi in Italia, Martina rimane affascinata dalla luce, dai colori, dalle vibrazioni dell'atmosfera che entrano così dentro le sue opere. L'acquisizione di un suo ideale stile avviene dopo i corsi dell'atelier di Wolfgang Krenckel e la Scuola degli Artefici a Brera. E' una caratterizzazione artistica in cui compare spesso la figura femminile che si compenetra sulla superficie della tela e prende vita in nuovi volumi.
L'aspirazione segreta alla tridimensionalità avviene con lievi elementi che il collage cattura in vibranti domande inespresse.
Sandy Munerati. Le sue composizioni indagano il mistero dei sentimenti umani, raffigurano dimensioni sospese animate da energie vibranti. Contrasti coloristici che assumono valenze simboliche, spesso accompagnati da titoli poetici ed evocativi che intendono offrire allo spettatore una chiave di lettura per l'interpretazione dell'opera.
Giuseppe Sassi. Nato a Varese nel 1942, dipinge da alcuni decenni secondo uno stile assolutamente personale, per forme e colori, che gli hanno consentito di passare dal genere pittorico figurativo, all'informale, poi all'astratto, quindi all'impressionismo e infine al post-impressionismo. La sua personale tecnica, così abilmente e lungamente affinata, gli ha consentito di fare uso sapiente di una pittura che regala emozioni intense, poiché le scelte dei più diversificati soggetti hanno risposto alla sua passione per l'amore e la bellezza, più spesso intesa come evento pittorico sorprendente. In ogni sua opera vi è studio critico della luce e del colore, estremamente attento ed acutamente indagato, oltre che gioiosamente prima intuito. I suoi quadri risultano frutto di profonda riflessione come risposta a stimoli contemplativi e studi introspettivi. Tutto il percorso dell'artista è sotteso da poesia che alimenta l'anima con le meraviglie di certi silenzi a forte impronta emotiva, nel quieto raccoglimento di un sorprendente uso del colore, frutto non solo di grande abilità tecnica ed esperienza, ma anche di prorompente interiore maestria e sua personalissima predisposizione.