Il Museo di Fotografia Contemporanea, in continuità con la sua attività decennale di ricerca e sperimentazione di innovative forme di dialogo con il territorio, presenta un nuovo progetto di arte pubblica dedicato alle vetrinette, elementi d’arredo che raccolgono, custodiscono e mettono in mostra gli affetti e le storie personali.
Vetrinetta è un progetto di arte pubblica ideato dall’artista Paolo Riolzi su incarico del Museo di Fotografia Contemporanea e finanziato dalla Fondazione Cariplo nell’ambito del bando “Protagonismo culturale dei cittadini”.
Il progetto si basa su uno specifico elemento di arredo – la vetrinetta, appunto – che raccoglie, custodisce e mostra all’interno delle abitazioni gli affetti personali o familiari dei proprietari e traccia in tal modo un’affascinante biografia dei ricordi e dei desideri. Considerate nel loro insieme, le vetrinette costituiscono un vero e proprio paesaggio sociale formato da infiniti micro-racconti del quotidiano, e arrivano così a comporre una fotografia-mondo dell’identità collettiva.
Il progetto “Vetrinetta”, intraprende con ironia, curiosità e affetto, un lungo viaggio nel tessuto sociale della città di Cinisello Balsamo, operando all’interno della dialettica tra pubblico e privato, tra storia personale e identità collettiva, per riattivare attraverso dispositivi differenti un processo di dialogo tra le persone e tra le generazioni.
Il progetto opera attraverso il coinvolgimento di un gruppo di giovani del territorio e si articola in una serie di step:
– il censimento delle vetrinette esistenti sul territorio, che vanno a costituire un vero e proprio archivio collettivo, consultabile all’interno della mostra e on line;
– una serie di interviste condotte da giovani ricercatori guidati dal sociologo Paolo Volontè, che approfondiscono le biografie personali dei partecipanti a partire dagli oggetti contenuti nelle vetrinette, attraverso il racconto di storie, ricordi ed emozioni;
– una mostra al Museo di Fotografia Contemporanea, dal 15 marzo al 6 settembre 2015, nella quale sono presentate le riproduzioni fotografiche in scala 1:1 di alcune vetrinette ed è consultabile l’archivio di tutte le vetrinette censite e le interviste realizzate. L’archivio viene implementato durante la mostra attraverso la partecipazione diretta dei cittadini;
– una grande vetrinetta pubblica allestita all’esterno del Museo, nella quale ognuno può portare un oggetto e contribuire al racconto collettivo della città;
– una serie di caffè nelle case dei partecipanti al progetto che rappresentano un momento di scambio informale tra cittadini e visitatori del museo;
– una pubblicazione che sarà presentata a giugno 2015 e che si configurerà come una storia della città attraverso le vetrinette custodite nelle case e i racconti dei loro abitanti.